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Pompeii Theatrum Mundi, la drammaturgia antica al Teatro Grande di Pompei

Orestea, Prometeo, Antigone, Le Baccanti, Fedra: un ciclo di tragedie greche in scena nello splendido scenario notturno del Teatro Grande di Pompei.
A cura di Redazione Cultura
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Arriva dal 22 giugno al 23 luglio la prima rassegna di drammaturgia antica. Quattro registi – De Fusco, Luconi, De Rosa, Cerciello – metteranno in scena alcuni dei più bei classici del teatro antico per il progetto "Pompeii Theatrum Mundi", pensato appositamente per il Teatro Grande del più imponente sito archeologico del mondo, qual è quello di Pompei.

L'iniziativa nasce dalla collaborazione tra Teatro Stabile di Napoli/Teatro Nazionale e Soprintendenza di Pompei, nel più vasto programma di promozione del sito e dopo la riapertura al pubblico del Teatro Grande. Secondo un articolato programma di titoli e di opere, dal 22 giugno al 23 luglio prossimi, sul palcoscenico del teatro pompeiano (costruito nel II sec. a.C.) andrà in scena un ciclo di spettacoli con cinque grandi testi classici, riproposti al vasto pubblico nell’affascinante atmosfera degli scavi.

Il programma di "Pompeii Theatrum Mundi"

Tutte le rappresentazioni si svolgeranno al Teatro Grande degli Scavi Archeologici di Pompei:

22 giugno 2017/25 giugno 2017 – Orestea

30 giugno 2017/2 luglio 2017 – Prometeo

5 luglio 2017/6 luglio 2017 – Antigone. Una storia africana

14 luglio 2017/16 luglio 2017 – Le Baccanti

22 luglio 2017/23 luglio 2017 – Fedra

Il Teatro Grande di Pompei

Il Teatro Grande è un teatro di epoca romana, sepolto dall'eruzione del Vesuvio del 79 e ritrovato a seguito degli scavi archeologici dell'antica Pompei: al suo interno venivano rappresentate commedie, mimi e pantomimi, oltre che le atellane.

Il teatro fu edificato sulle pendici di una collina, di cui sfrutta il costone per la gradinata: si trova nei pressi del Tempio Dorico ed ha uno stampo prettamente ellenistico, così come era abitudine dell'antica Grecia costruire i teatri nelle vicinanze di un'area sacra, si apriva inoltre su di uno splendido panorama, dominato dalla valle del Sarno e dai monti Lattari.

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