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Pompei, scoperti due scheletri in diretta tv: “Due donne intrappolate in casa durante l’eruzione”

Ancora un’altra scoperta negli Scavi Archeologici di Pompei, nella “Casa del Giardino Incantato”. Si tratta di due scheletri, uno dei quali probabilmente di una donna, riportati alla luce e mostrata in anteprima mondiale tv dalle telecamere de La Vita in Diretta, il programma di Rai1 condotto da Francesca Fialdini e Tiberio Timperi.
A cura di Redazione Cultura
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Ancora un'altra scoperta negli Scavi Archeologici di Pompei, sempre nella medesima "Casa del Giardino Incantato" rinvenuta lo scorso 5 ottobre. Si tratta di due scheletri, uno dei quali probabilmente di una donna, riportati alla luce nella "Casa con giardino" di Pompei. Lo scoperta è stata mostrata in anteprima mondiale tv dalle telecamere de La Vita in Diretta, il programma di Rai1 condotto da Francesca Fialdini e Tiberio Timperi. La camera, dove secondo gli archeologi che lavorano agli scavi, avevano trovato rifugio almeno sei persone, si trova all'interno della dimora, dove di recente è emersa l’iscrizione che ha permesso di ridatare l’eruzione del Vesuvio, che ha sepolto Pompei, al 24 ottobre di 1939 anni fa.

“A Pompei – ha detto Massimo Osanna, Direttore del Parco Archeologico di Pompei, svelando il ritrovamento – ci sono sempre sorprese. Le correnti piroclastiche hanno sigillato tutto” e “le vittime che affollavano questa stanza erano un po’ come topi in trappola. Dopo diciotto ore di pioggia di lapilli sono rimasti intrappolati e aspettavano una possibile salvezza, che non sarebbe avvenuta”.

In diretta, il ritrovamento di due anelli che adornavano una mano. "Probabilmente – come ha spiegato Osanna – si tratta di una donna. Forse gli uomini avevano cercato di farsi strada nei lapilli”, mentre donne e bambini erano rimasti in casa, in attesa. Questa eccezionale scoperta avviene dopo il rinvenimento, a inizio mese, della “Casa del Giardino Incantato”. Il grande larario emerso, infatti, presenta caratteristiche che lo rendono davvero unico. “Una stanza meravigliosa ed enigmatica da studiare a fondo”, ha spiegato il direttore del Parco Archeologico, Massimo Osanna.

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