Pompei a Oxford: “Last supper in Pompeii”, la mostra sulle ore precedenti all’eruzione
Apre oggi, all'Ashmolean Museum of Art and Archaeology di Oxford, in Inghilterra, la mostra “Last Supper in Pompeii”. La mostra, con reperti provenienti dal Parco Archeologico di Pompei, dal Museo Nazionale Archeologico di Napoli, dal British Museum e dal Parco Archeologico di Paestum, vuol raccontare ai visitatori la vita quotidiana degli antichi Romani, dai campi coltivati alle taverne, dagli empori ai triclini, dalle cucine ai luoghi di culto. L'allestimento nasce nell'ambito della più ampia collaborazione tra Intesa Sanpaolo e la prestigiosa Oxford University e che include attività di formazione, di ricerca scientifica, scambi e borse di studio. Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer Intesa Sanpaolo, ha dichiarato:
La collaborazione, che perdura da diversi anni, con la Oxford University, un'istituzione riconosciuta tra le migliori al mondo nel campo della ricerca e della formazione, rappresenta per Intesa Sanpaolo una delle partnership più qualificanti. Un legame che oggi si arricchisce di un nuovo significato con il nostro sostegno a una mostra che racconta la vita quotidiana degli antichi Romani e offre un notevole contributo scientifico alla diffusione della storia e della cultura italiana, a partire da scoperte archeologiche anche recenti.
Last supper in Pompeii: tutto sulla vita degli antichi
In mostra sono esposti oltre 300 reperti archeologici, alcuni di recente scoperta, tra cui oggetti di uso quotidiano, utensili, vasi, persino resti di cibi carbonizzati e preservati dalle ceneri del vulcano, mosaici e tesori provenienti dal Parco archeologico di Pompei e di Paestum, dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dal British Museum, dal Museo Archeologico di Londra e da collezioni private.