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Polemica editoria, cosa chiedono gli editori al Ministro della Cultura Giuli per un cambio di rotta

Più soldi e interventi di rilancio per biblioteche e librerie, queste le richieste del mondo dell’editoria italiana al Neoministro della Cultura Alessandro Giuli.
A cura di Elena Betti
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I presidenti di sette Associazioni della filiera del libro italiana chiedono più sostegno economico al nuovo Ministro della Cultura Alessandro Giuli. Secondo quanto esposto ci sarebbero diversi interventi utili per tutelare la filiera dell'editoria. Prima di tutte sembra necessaria una revisione della Carta Cultura Giovani e del Merito che finora non ha raggiunto la platea di giovani sperata, forse anche a causa della scarsa pubblicità della carta. Oltre a questo, le Associazioni chiedono il ripristino del fondo da 30 milioni per le biblioteche, che dal 2023 non è stato rinnovato, e nuove risorse a difesa della biodiversità e del pluralismo nell’editoria. Un cambio di rotta necessario dato che negli ultimi due anni le misure adottate hanno sottratto alla filiera del libro circa 100 milioni di euro che fino a due anni fa erano a disposizione del settore.

Necessari investimenti per affrontare le nuove sfide

Questo quanto richiesto dai sette presidenti di Associazioni della filiera del libro italiana. Dal presidente dell’Associazione Italiana Editori, all’Associazione degli Editori Indipendenti, includendo l'Associazione Librai Italiani Confcommercio, il Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai Confesercenti, l’Unione Editori e Librai Cattolici Italiani, la Federazione Nazionale Cartolai e l’Associazione Italiana Biblioteche, tutti concordano sul fatto che “servono interventi urgenti di rilancio e di sostegno che tengano conto della struttura competitiva del settore e della sua peculiarità". Occorrono interventi di rilancio economico per far fronte alle debolezze anche in termini di tassi di lettura del Paese, soprattutto al Sud. Senza determinati interventi di investimento, sostegno alle imprese e per favorire il diritto allo studio “sarà molto ridotta la nostra capacità di affrontare le nuove sfide, tra cui l’impatto dell’intelligenza artificiale”, spiegano i sette presidenti nell’allegato inviato a Giuli.

Le richieste delle Associazioni

Nel concreto le Associazioni hanno individuato quattro possibili aree di intervento già con la prossima Legge di Bilancio. La prima riguarda la Carta Cultura Giovani e del Merito. Sostituta della 18app, la Carta non avrebbe raggiunto il risultato sperato. Sembra infatti che i giovani registrati hanno utilizzato solo la metà dei fondi stanziati, corrispondente a 190 milioni. Le Associazioni chiedono quindi una proroga della scadenza della carta, già avvenuta lo scorso 30 giugno, fino al 31 dicembre, con la possibilità di spendere i soldi fino al 30 aprile 2025. Per quanto riguarda le somme, le Associazioni chiedono di confermare 300 euro per ogni neo diciottenne e di assegnare i 200 euro aggiuntivi per merito agli studenti diplomati con il massimo dei voti e per le famiglie con ISEE inferiore a 35mila euro. Altro punto riguarda il sostegno alle biblioteche che secondo le Associazioni devono essere rifinanziate con 30 milioni di euro per l’acquisto di nuovi libri nelle librerie della zona. Il tutto presentando particolare attenzione alle zone disagiate e con bassi tassi di lettura. Altro sostegno richiesto è quello per le librerie. Un supporto che deve andare a coprire l’apertura di nuove librerie e il rinnovo della rete commerciale. Ultimo punto proposto dalle Associazioni riguarda l’adozione di misure che difendano la biodiversità e il pluralismo nella produzione editoriale attraverso l’introduzione di un credito d’imposta per le imprese editoriali con fatturati entro i 2 milioni di euro e indipendenti per favorirne l’innovazione tecnologica.

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