Pirateria nel mondo dei libri: “Ogni anno rubati 1,3 miliardi al Paese”
I numeri sono impressionanti. Ogni anno la pirateria nel mondo dei libri, scaricati illegalmente, sottrae 528 milioni di euro al mercato librario, quasi un quarto del valore del mercato totale. Complessivamente, al sistema Paese, i pirati del libro rubano 1,3 miliardi complessivi e 216 milioni al fisco. In termini di mancata occupazione sono circa 8800 i posti di lavoro persi a causa dell'illegalità, di cui 3600 nella filiera del libro.
L'indagine, realizzata per AIE – Associazione Italian Editori, dall'istituto Ipsos traccia le dimensioni di un fenomeno inquietante, sempre più diffuso. Ogni giorno, nel nostro Paese, si compiono 300 mila atti di pirateria ai danni del mondo del libro, 107 milioni in un anno. Un italiano su tre sopra i 15 anni scarica illegalmente libri, tra cui il 61% dei professionisti e l’80% degli studenti universitari. Ricardo Franco Levi, presidente di AIE, ha dichiarato:
Sono dati drammatici che vanno al di là di qualsiasi previsione. Dati che richiedono e impongono una forte azione di contrasto attraverso la repressione dei fenomeni illegali e l’educazione degli utenti, non sempre pienamente consapevoli degli effetti dei loro comportamenti; è inoltre necessario un forte sostegno alla domanda che consenta di esercitare in forma legale la richiesta di informazione e di cultura. 18App da riportare alla dotazione originale e detrazione fiscale per l’acquisto dei libri sono gli strumenti decisivi.
I rischi del digitale: la pirateria passa dal web
Andrea Riffeser Monti, presidente della FIEG, ha invece avvertito dei rischi, non solo delle opportunità, che il digitale ha apportato in un settore "particolare" come quello del libro e, in generale, della cultura:
Il digitale ha portato opportunità ma anche rischi dalle rassegne stampa online realizzate e diffuse senza autorizzazione, alla condivisione non autorizzata di pdf di giornali, anche attraverso piattaforme social, applicazioni telefoniche o di messaggistica. È necessario migliorare gli strumenti di tutela contro ogni forma di sfruttamento parassitario del diritto d’autore.
Secondo la ricerca presentata Nando Pagnoncelli di Ipsos, gli italiani sono al corrente che piratare libri, e-book e accedere a banche dati è illegale, ma una buona parte lo considera un comportamento poco grave (39%) e una decisa maggioranza (il 66%) ritiene poco o per nulla probabile che gli illeciti vengano scoperti e puniti. La maggior parte degli atti di pirateria passa attraverso il web: un italiano su quattro sopra i 15 anni (il 25%) ha scaricato gratuitamente almeno una volta un ebook o audiolibro da siti o piattaforme illegali su Internet.