video suggerito
video suggerito

Philippe Daverio, le frasi più belle dello storico dell’arte scomparso a Milano

Philippe Daverio, scomparso a Milano all’età di 71 anni questa notte, era celebre per la sua immensa cultura e capacità di sintetizzare concetti e idee in parole semplici, capaci di arrivare a tutti. Ecco, dai suoi libri e dalle sue intervista, una selezione di frasi e aforismi celebri dello storico ed esperto d’arte.
A cura di Redazione Cultura
157 CONDIVISIONI
Immagine

Philippe Daverio, il critico e storico d’arte, morto a 71 anni questa notte all’Istituto dei Tumori di Milano, è stato saggista e divulgatore di prima qualità. Non solo in televisione, all'interno di programmi divenuti celebri come Passepartout e negli ultimi tempi grazie alla collaborazione di "Striscia la notizia", ma anche in molti dei suoi libri dedicati alla divulgazione della storia dell'arte. Al loro interno è facile imbattersi in aforismi e frasi di grande profondità. Ecco un elenco selezionato di alcune delle sue frasi più belle, rilasciate in interviste o scritte di proprio pugno nei testi pubblicati negli ultimi anni.

Frasi e aforismi più belle di Philippe Daverio

Immagine
  • Platone è ben più vivo d’una capogruppo parlamentare che ci tocca vedere ogni sera nel telegiornale.
  • La curiosità sarà anche un difetto e l’ozio un vizio, ma i due elementi, combinati insieme, sono un utile strumento di sopravvivenza. Per guardare le opere d’arte.
  • Gli italiani non sono mai stati grandi come nel periodo che va dal 1270 al 1310.
  • È l’essere umano, nella sua essenza ontologica, a essere irrimediabilmente complicato e proprio per questo motivo così curiosamente creativo e degno di nota.”Fascista io? Io non sono fascista, io sono stalinista! Quelli come voi andavano nelle miniere di sale! Io non sono fascista, io sono per Giuseppe Stalin!

Philippe Daverio: le frasi più celebri

Immagine
  • L'Unione europea dovrebbe prendere atto che senza la cultura di Napoli e Palermo i tedeschi camminerebbero ancora con le corna in testa.
  • Io non sono dottore perché non mi sono laureato, ero iscritto alla Bocconi nel 1968-1969, in quegli anni si andava all'università per studiare e non per laurearsi.
  • I milanesi sono l'unico popolo che io conosca che ha perso il senso della propria provenienza. Non hanno più un rapporto di identità culturale con le proprie istituzioni.
  • Palermo è una città naturalmente splendida che ha una forte inclinazione verso il degrado.
157 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views