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Perché il Concerto di Capodanno a Vienna è così importante?

Anche quest’anno milioni e milioni di appassionati in 40 paesi del mondo, tra cui l’Italia, potranno seguire (in diretta e in differita) il tradizionale Concerto di Capodanno viennese. Vi spieghiamo perché è considerato un evento imperdibile e dal grosso significato simbolico.
A cura di Redazione Cultura
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Il Concerto di Capodanno a Vienna
Il Concerto di Capodanno a Vienna

La rinomata orchestra dei Wiener Philarmoniker suonerà, anche quest'anno, davanti ad un pubblico estremamente vasto (si calcola stimato attorno al miliardo) in occasione del Neujahrskonsert, il Concerto di Capodanno, che si potrà ammirare dal vivo o in TV da ben 40 paesi. L'evento si tiene nella Sala d'Oro del magnificente Musikverein, addobbato per l'occasione con fiori sanremesi. I biglietti vanno a ruba già da un anno prima, ma non tutti sanno che il programma consta non di uno, ma di ben tre spettacoli: la mattina del 30, la sera del 31 e il primo.

Vienna omaggia con waltzer, polka e galop la sua tradizione musicale, con un particolare riguardo per le composizioni della famiglia Strauss (Johann padre, con i tre figli Johann, Josef e Eduard). Ma spesso ci sono anche incursioni in opere di Franz von Suppé e Hans Christian Lumbye, o come è successo ultimamente qualche omaggio a compositori di matrice italiana. I più grandi direttori d'orchestra si sono avvicendati sul podio, anno dopo anno, per intercessione della stessa Filarmonica. Nel 1987 Herbert Von Karajan, Claudio Abbado nell'1988 e di nuovo nel 1991, Carlos Kleiber nel 1989 e 1992. Riccardo Muti ha avuto persino l'onore di dirigere l'edizione commemorativa del centesimo e del centocinquantesimo anniversario della scomparsa di Strauss figlio e padre.

Il concerto si chiude immancabilmente con tre brani fuori programma. Il primo è una polka o galopp. Il secondo è  "An der schönen blauen Donau"  (ovvero "Sul bel Danubio blu" di Johann Strauss figlio), sul quale il pubblico deve far partire un applauso lunghissimo che termina con i consueti auguri degli orchestrali e del direttore che all'unisono dicono "Die Wiener Philharmoniker und ich wünschen ihnen Prosit Neujahr!" (" La Filarmonica di Vienna e io auguriamo a voi Buon Anno!"). L'ultimo brano è la "Radetzky-Marsch"  ("Marcia di Radetsky") di Strauss padre, sulla quale tradizionalmente il i convenuti sono  tenuti a battere le mani seguendo il ritmo incalzante scandito dal direttore.

Una curiosità di sicuro interesse è che quest'anno il podio sarà occupato dall'indiano Zubin Metha, che è direttore onorario della Filarmonica. Quella del 2015 è la sua quinta direzione del Concerto di Capodanno, dopo il 1990, il 1995, il 1998 e il 2007. Ma come mai il Neujahrskonsert ha un valore così grande tanto da raccogliere ogni anno il consenso di schiere di curiosi e appassionati?

Si tratta del concerto più seguito al mondo per il suo valore simbolico: la sua prima edizione avvenne infatti dopo un accadimento nefasto per l'Austria: l'annuncio dell'annessione alla Germania (anche detta "Anschluss") nel 1938, con la conseguente fusione che durò fino al termine della guerra.  Il primo Capodanno successivo, quello del 1939, Clemens Krauss, direttore dal piglio energico, dedicò l'intero concerto a Johann Strauss Figlio. Fu una sorta di rivalsa, di guizzo patriottico, da parte di uno Stato non più sovrano, che si voleva opporre alla perdita di identità nazionale e non intendeva arrendersi alla barbarie. Con la sola interruzione del 1940 (a causa dello scoppio della guerra) il concerto, che fu accolto in maniera entusiastica, si svolse poi ogni anno a partire dal '41.

Dal 1987 è in vigore la tradizione che vuole che ogni anno ci sia un direttore diverso di fama internazionale sul podio. Dal 1991 l'evento è trasmesso dalle grandi emittenti televisive europee  (ZDF, EBU, PBS e da alcuni canali africani, australiani e giapponesi). Il Neujahrskonsert è generalmente seguito in diretta, tra le 11,15 e le 13,45. In Italia, però, la RAI l'abitudine di proporlo in differita (dalle ore 13,30), privilegiando la diretta del Concerto di Capodanno del Gran Teatro La Fenice, rimesso in piedi dopo l'incendio doloso del '96.

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