Perché Damon Albarn, Kate Bush e mille artisti inglesi hanno registrato un album silenzioso

Nel 1952 John Cage pubblicò 4.33, una canzone in cui lo spartito indicava al musicista di non suonare nulla per 4 minuti e 33, appunto. Un lavoro concettuale che aveva come obiettivo di far riscoprire all'ascoltatore l'ambiente che lo circondava, tramite i rumori che ascoltava in quei minuti di silenzio. Un'idea che è completamente diversa da Is This What We Want?, ovvero l'album silenzioso pubblicato martedì scorso da un gruppo di oltre 10000 musicisti tra cui star della musica internazionale come Annie Lennox, Damon Albarn e Kate Bush che hanno voluto esprimere così il proprio dissenso verso il Governo del regno Unito.
Perché gli artisti protestano
Come riporta la BBC, infatti, la scelta degli artisti è una protesta "contro le modifiche pianificate dal governo del Regno Unito alla legge sul copyright, che secondo loro renderebbero più facile per le aziende di intelligenza artificiale addestrare modelli utilizzando opere protette da copyright senza una licenza". Stando alla nuova legge, infatti, gli sviluppatori di intelligenza artificiale "potranno utilizzare i contenuti dei creatori su Internet per aiutare a sviluppare i loro modelli, a meno che i titolari dei diritti non scelgano di ‘rinunciare'", continua sempre la BBC che racconta così una scelta forte da parte del comparto.

La richiesta degli artisti inglesi
"È questo quello che vogliamo?" si chiedono cantanti e musicisti che da anni ormai si confrontano sempre più con l'intelligenza artificiale nel mondo della musica e con un Governo che sta considerando proposte che permetterebbero alle aziende di AI "di utilizzare materiale disponibile online senza rispettare il copyright se lo utilizzano per l'estrazione di testo o dati". L'album, supportato anche da Billy Ocean, Ed O'Brien dei Radiohead e Dan Smith dei Bastille, oltre a The Clash, Jamiroquai, Tori Amos, Pet Shop Boys, Hans Zimmer, è composto da titoli di canzoni che compongono il messaggio "The British government must not legalise music theft to benefit AI companies" ("Il governo britannico non deve legalizzare il furto di musica per favorire le aziende di intelligenza artificiale"). L'album si compone di registrazioni di studio e spazi per spettacoli completamente vuoti e una delle tracce è stata registrata, come riporta il Guardian, proprio nello studio di Kate Bush.