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Per la Siae il libro di Francesco Totti è il più stampato nel 2018

Dall’Annuario Siae sullo spettacolo del 2018 nel nostro Paese, emerge un “sostanziale mantenimento”, anche se non mancano i segnali contrastanti: se cresce il settore teatrale, crolla quello cinematografico. Per quanto riguarda i libri, sul gradino più alto del podio tra i volumi stampati c’è “Un capitano” di Francesco Totti con Paolo Condò.
A cura di Redazione Cultura
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Questione di bollini. E non solo. Nel rapporto Siae 2018, tra i tanti dati e notizie sullo stato di salute delle attività di spettacolo nel nostro Paese, per quanto riguarda i libri c'è una sorpresa: "Un capitano" di Francesco Totti con Paolo Condò (Rizzoli) è il libro più stampato nel 2018, cioè quello con più contrassegni librari. Su un totale di oltre 32milioni dei famosi bollini della Siae. Non un autore "classico", diciamo così, occupa il gradino più alto dei libri pubblicati nel nostro Paese, ma un calciatore, un simbolo, un'icona pop: il capitano.

A seguire, invece, nella speciale classifica "top ten" dei libri più stampati secondo la Siae, due autori che con i libri ci vivono da sempre, Alessandro Baricco e il suo "The game", seguito da Antonio Scurati con "M. Il figlio del secolo" fresco vincitore del Premio Strega 2019. Sempre tra i primi dieci si collocano i libri di Paolo Cognetti, "Senza mai arrivare in cima", "Resto qui" di Marco Balzano, "Istruzioni per diventare fascisti" di Michela Murgia. Ovviamente, i dati Siae fanno riferimento ai libri più stampati, non necessariamente i più venduti o letti. Detto ciò, il libro del capitano della Roma (ex) è stato un best seller nei mesi scorsi, al punto da costringere molti librari a tenere aperti i negozi di notte, con lunghe file dei fan del "pupone" all'esterno delle librerie.

Osservatorio Siae 2018

Nel rapporto sulle attività di spettacolo del 2018, come emerge dall'annuario pubblicato on line dalla Siae, vien fuori un "sostanziale mantenimento dell’attività di spettacolo nel 2018, che rispetto all’anno precedente fa registrare una lievissima flessione dello 0,28% (-12.038 spettacoli)". Al contrario, marca il segno in più l'indicatore economico della spesa al botteghino (+2.91%) e della spesa del pubblico (+3,73%). Nello specifico, se cresce il settore teatrale, crolla il cinema, dove nemmeno una pellicola italiana riesce a posizionarsi nella top ten di incassi e presenze.

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