Per evitare la bocciatura dei figli a scuola, le famiglie spendono sempre di più in lezioni private
Debiti scolastici a cui seguono estati sofferte e fiumi di denaro per le ripetizioni: è quanto emerge da una ricerca condotta da Skuola.net, i cui risultati sono stati pubblicati su La Stampa. Secondo i dati trapelati dall'indagine, le famiglie hanno speso, in media, più di 200 euro per la permettere ai figli di superare l'anno scolastico.
Uno studente su tre conclude l'anno con almeno un debito
Tra gli studenti intervistati, circa uno su quattro ha dichiarato di aver concluso l'anno con un debito scolastico, mentre più di uno su sette ha riportato almeno due insufficienze. Gli istituti approntano strumenti per consentire alle ragazze e ai ragazzi di superare l'esame di riparazione, ma non sono sufficienti: il 75% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di aver fatto ricorso anche a lezioni private.
Alcuni studenti rinunciano ai corsi organizzati dalle scuole
I corsi di recupero intensivi organizzati dalle scuole, però, non rappresentano sempre la prima scelta: tre studenti su dieci hanno deciso di non frequentarli, preferendo prepararsi privatamente, sfruttando le possibilità della didattica a distanza, che ha consentito loro di preparare gli esami senza rinunciare a una piccola vacanza.
Il tasto dolente: le spese delle famiglie
Nonostante gli effetti positivi che sono scaturiti dalle lezioni private, Skuola.net ha messo in luce anche il rovescio della medaglia, ossia l'aumento delle spese per le famiglie. Un nucleo familiare ha speso almeno 200 euro per le ripetizioni dei figli, uno su quattro tra i 200 e i 300 euro, mentre uno su 10 ha addirittura più che raddoppiato, sforando la soglia dei 500 euro. Esborsi che, se sommati a quelli destinati all'acquisto di libri e materiale da cancelleria, contribuiscono a infoltire la (già non esigua) spesa annua riservata alla scuola.