Paul Cézanne: il capolavoro “I Bagnanti” per la prima volta in mostra in Italia
Fino al 10 settembre nella magnifica cornice di Villa Magnani, in provincia di Parma, sarà possibile ammirare uno dei capolavori assoluti di Paul Cézanne: si tratta di una tela appartenente al famoso “ciclo dei Bagnanti”, giunto dal Museo Puškin di Mosca. La Fondazione Magnani-Rocca propone un viaggio unico attraverso l'arte e i temi di Cézanne, confrontandolo con un altro grande artista, questa volta italiano: Giorgio Morandi.
È la prima volta in assoluto che “Baigneurs” viene esposto in un museo italiano. Si tratta di un'occasione unica per accostarsi ad uno dei temi più cari a Cézanne: il pittore francese dipinse un intero ciclo dedicato a questo soggetto, declinando la sua ricerca sul corpo umano in modo sempre diverso, ma con tratti caratteristici che rendono queste tele uniche del loro genere.
Le figure scultoree, immerse nella natura, costituiscono uno dei più alti esempi della maturità artistica del pittore impressionista, che le realizzò negli anni a cavallo fra il 1892 e il 1906, anno della sua morte.
La versione conservata nel museo russo risale al 1894, e arriva a Villa Magnani nell'ambito della mostra “Cézanne e Morandi. La pittura è essenziale”: l'esposizione, curata da Stefano Roffi, si propone come un intenso e poetico dialogo fra il maestro impressionista e il genio italiano. Un dialogo iniziato già molti anni fa: non è la prima volta, infatti, che la Fondazione Magnani-Rocca propone un confronto fra i due artisti. Nel 1983, presso la Villa di Mamiano, ancora abitata dal collezionista Luigi Magnani, si era tenuta l'esposizione “Da Cézanne a Morandi”.
La pittura essenziale
I due grandi maestri e le loro opere sono da sempre al centro dell'interesse artistico e critico della Fondazione Magnani-Rocca: presso la Villa Magnani ai due artisti sono dedicate tre grandi sale, che espongono permanentemente ben 50 opere di Giorgio Morandi tra oli, acquerelli e disegni, e un olio e cinque acquerelli di Paul Cézanne, tra cui il famoso “Tasse et plat de cerises” del 1900.
Le nature morte e l'utilizzo prevalente dell'acquerello: questi i punti che avvicinano la ricerca artistica di Morandi a quella di Cézanne. Poche le raffigurazioni umane, ma estremamente simili nel modo di concepire il corpo umano e la sua interazione con l'ambiente circostante. I mutamenti impercettibili della natura, la struttura scultorea dell'immagine e gli oggetti, profondamente simbolici ma essenziali, uniscono questi due grandi maestri che hanno attraversato, con le loro opere, l'intero Novecento.