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Paul Auster ha il cancro, l’annuncio su Instagram della moglie Siri Hustvedt

Lo scorso dicembre è stato diagnosticato il cancro allo scrittore Paul Auster, come ha comunicato la moglie, la scrittrice Siri Hustvedt.
A cura di Redazione Cultura
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Paul Auster (Krafft Angerer/Getty Images)
Paul Auster (Krafft Angerer/Getty Images)

Lo scorso dicembre è stato diagnosticato un cancro allo scrittore Paul Auster, uno dei nomi più influenti e amati della Letteratura contemporanea, autore di libri come "Trilogia di New York", "Timbuctù", "Il libro delle illusioni" fino a "4 3 2 1". A dare l'annuncio è stata Siri Hustvedt, scrittrice e moglie di Auster che su Instagram ha condiviso una foto che li ritrae insieme a Natale 2020, accompagnata da un lungo status in cui spiega anche il perché della sua lontananza dai social: "Sono stata lontano da Instagram per un po'. È perché a mio marito è stato diagnosticato un cancro a dicembre dopo essere stato malato per diversi mesi prima. Ora è in cura allo Sloan Kettering di New York, e io ho vissuto in un posto che ho chiamato Cancerland".

La scrittrice ha parlato di come è stato scoprirsi a vivere nel mondo in cui a qualcuno di vicino viene diagnosticato un tumore: "Molte persone hanno varcato i suoi confini, sia perché sono o sono state malate o perché amano qualcuno, un genitore, un figlio, un coniuge o un amico che ha o ha avuto il cancro. Il cancro è diverso per ogni persona che lo ha. Tutti i corpi umani sono uguali e non ce ne sono due uguali. Alcune persone sopravvivono e altre muoiono. Questo lo sanno tutti, eppure vivere vicino a quella verità cambia la realtà quotidiana. L'intimità con un'altra persona non è solo un'esperienza parallela, due linee che si muovono nella stessa direzione ma non si incrociano. È molto più simile a un diagramma di Venn dinamico – se una cosa del genere è possibile – le parti sovrapposte di due cerchi continuano a muoversi e cambiare nel tempo. Un commovente ‘io' e ‘tu' che è anche ‘noi'".

Alla fine del messaggio Hustvedt racconta quanto bisogna stare attenti quando si sta vicino a una persona malata, ma anche quanto sia fondamentale non essere soli: "Penso che sarebbe terribile essere soli in Cancerland. Vivere con qualcuno che ha il cancro ed è bombardato di chemioterapia e immunoterapia è un'avventura di vicinanza e separazione. Bisogna essere abbastanza vicini da sentire i trattamenti snervanti quasi come se fossero i propri e abbastanza lontani da essere di vero aiuto. Troppa empatia può rendere inutile una persona! Questa fune non è sempre facile da percorrere, ovviamente, ma è il vero lavoro dell'amore".

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