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Patrick Zaki libero, E/O: “Siamo contenti che i libri di Elena Ferrante gli siano stati di conforto”

Dopo due anni di prigionia Patrick Zaki è tornato libero anche se non assolto. Lo studente ha detto di aver letto molto in carcere, soprattutto Elena Ferrante.
A cura di Francesco Raiola
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La Letteratura come conforto per Patrick Zaki che ieri, subito dopo la scarcerazione, ha specificato che i libri sono stati consolatori e lo hanno aiutato ad andare avanti. Lo studente italo egiziano, che ieri è stato scarcerato ed è tornato in libertà dopo oltre due anni, ha rivelato di aver letto molto in cella, scrittori russi e napoletani, in particolare Elena Ferrante, che lo hanno aiutato, in qualche modo, a passare il tempo nel carcere cairota di Tora, dove era incarcerato. Nelle cronache di Corriere della Sera e Repubblica Patrick Zaki ha detto di aver letto "Dostoevskij, Saramago. E poi L’amica geniale di Elena Ferrante. Il mio preferito, forse. I libri dell’Università invece erano più complicati da avere. Ho provato anche a scrivere qualche volta ma non sempre mi era permesso tenere il blocco".

L'editore E/O su Zaki e Ferrante

"Siamo contenti che Zaki sia stato liberato e siamo anche contenti che i libri di Elena Ferrante gli siano stati di conforto" ci dicono da E/O, editore che da anni pubblica l'autrice partenopea della tetralogia de "L'amica geniale", la scrittrice italiana più conosciuta al mondo. Questa mattina, come tutti, l'editore Sandro Ferri e tutta la casa editrice hanno festeggiato. Per adesso, però, non hanno ancora pensato a iniziative ad hoc, né si sa come Ferrante abbia accolto la notizia, ma resta il godimento per la notizia della scarcerazione, vedremo se nei prossimi giorni la scrittrice dirà qualcosa.

L'amore per gli scrittori napoletani

Stando a quanto scritto dall'Ansa, Elena Ferrante è la principale autrice letta da Zaki, ma lo studente avrebbe letto anche molti autori napoletani, in particolare, probabilmente grazie anche alle sue origini: "Non ci sono mai stato. La mia bisnonna Adel veniva da Napoli. Non parlo così bene l’italiano, ma l’accento di quella parte del Paese mi ha sempre affascinato. Amo molto gli autori napoletani" ha detto Zaki che ha come obiettivo futuro quello di migliorare la nostra lingua: "Non parlo troppo bene. Dico solo qualche parola. Allora… Insomma… Parlo italiano così così. Prometto che dalla prossima settimana mi rimetterò a studiare perché quando torno voglio parlare bene".

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