Parte il Salone del libro di Torino 2024, Annalena Benini: “Daremo la parola a tutti”
Il 9 maggio comincia il Salone del Libro di Torino, il primo che vede Annalena Benini come Direttrice, dopo anni in cui il suo ruolo è stato di Nicola Lagioia che, negli utlimi anni, ha ottenuto numeri record di presenze e stand. La giornalista, però, comincerà con quello che per metri quadri sarà il più grande Salone di sempre, con 137.000 metri quadrati di spazi e 15.000 posti a sedere in più all'Auditorium del Centro Congressi per assistere agli eventi a cui si aggiungono gli oltre 800 stand, le 51 sale e i 180 laboratori che confermano il capoluogo piemontese come uno dei punti di riferimento per la Letteratura mondiale, come confermano anche i tanti ospiti e appuntamenti che lo compongono.
Benini apre le porte al pluralismo, sottolineando la voglia di dare la parola a tutti: "Sarà un Salone felice. Sono molto emozionata, ma anche tranquilla perché è un Salone davvero bello, ricco e di qualità, con un programma bellissimo che dà la parola a tutti. È un luogo sano come lo è questa città, sento voglia di ascoltare e di confrontarsi, spero faccia volare i pensieri". Un pensiero che fa venire in mente quanto successo negli anni scorsi, quando l'esclusione della casa editrice Altaforte, vicina a CasaPound, e la contestazione alla Ministra Roccella, avvenuta lo scorso anno, scatenò le proteste molto vigorose delle destre italiane.
Per quanto riguarda gli spazi Silvio Viale, presidente dell'associazione che organizza il Salone, ha spiegato: "Abbiamo cercato di risolvere i problemi pratici aumentando gli spazi gastronomici, i bagni e rafforzando i trasporti". Questa mattina il primo ufficio ad aprire è stato il Rights Center, lo spazio della compravendita dei diritti tra le case editrici: "Abbiamo superato i 500 accreditati – ha spiegato Piero Crocenzi, amministratore delegato del Salone -, lo stesso numero dell'anno scorso. È un'attività che svolgiamo con l'Ice che ci supporta nell'organizzazione e nell'invito degli operatori internazionali: abbiamo ricevuto 330 candidature e abbiamo selezionato 70 operatori di qualità. Uno dei nostri focus principali è quello che riguarda lo scambio di diritti tra editoria e cinema. Siamo contenti di ospitare per la prima volta case di produzione cinematografiche da fuori Italia, una tedesca, una svizzera e una austriaca".
Il Salone di quest'anno si appresta a partire ospitando, come sempre scrittori e scrittrici italiani e internazionali, con due Premi Nobel come lo scrittore turco Orhan Pamuk e Abdulrazak Gurnah, appena uscito in Italia con "L'ultimo dono" per La Nave di Teseo. Ma a proposito di grandi nomi della Letteratura mondiale, a Torino ci saranno, tra gli altri, anche Salman Rushdie, che presenterà "Coltello. Meditazioni dopo un tentato assassinio" (Mondadori), il libro in cui parla dell'attentato di cui è stato vittima a new York e che gli è costato la vista da un occhio, la Premio Pulitzer Elizabeth Strout che parlerà anche del suo ultimo romanzo "Lucy davanti al mare" (Einaudi), lo scrittore cinese più venduto al mondo, Yu Hua, di cui esce proprio il nuovo romanzo "La città che non c'è" (Feltrinelli) e Eshkol Nevo che dialogherà con Francesco Piccolo a partire dal suo ultimo romanzo "Legami" e Joel Dicker con il nuovo romanzo "Un animale selvaggio" (La nave di Teseo) a cui si aggiungono Don Winslow, James Ellroy e Nicolas Barreau.
Saranno tantissimi anche gli esponenti della Letteratura italiana. Al Salone, infatti, arriveranno da Gianrico Carofiglio a Silvia Avallone, da Eraldo Affinati a Maurizio De Giovanni, Donatella Di Pietrantonio, Erri De Luca, da Dario Voltolini a Emanuele Trevi e Alessandro Baricco, che dopo il secondo trapianto di midollo, nell'estate del 2023, per la grave forma di leucemia della quale aveva annunciato la diagnosi sui social nel gennaio 2022, è in ripresa dalla malattia e porta in scena il suo ultimo romanzo con ‘Abel Concerto', più un ricordo di Ernesto Ferrero, scrittore Premio Strega, critico letterario, per quasi 20 anni alla guida del Salone di Torino.