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Parma, capolavoro del Correggio chiuso per mancanza di personale

Nell’anno dei record di presenze nei musei, la Camera della Badessa nel monastero di San Paolo, uno dei capolavori dell’arte italiana, è chiuso per mancanza di personale.
A cura di Redazione Cultura
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Camera della Badessa a Parma
Camera della Badessa a Parma

Chiusa per mancanza di personale la Camera della badessa nell'ex monastero benedettino di San Paolo a Parma. Il biglietto all'ingresso della Camera di San Paolo (altro modo per indicare la residenza della Badessa) comunica a turisti e visitatori che fino all'8 agosto il meraviglioso ambiente decorato dal Correggio resterà chiuso. Uno dei capolavori dell'arte italiana, dunque, proprio mentre al MiBact si festeggia l'anno dei record e del boom turistico, a inizio agosto non è visitabile per mancanza di personale. Una delle controindicazioni di una strategia molto mass mediatica e poco di sostanza, che punta alla valorizzazione dei grandi siti e poco a quelli diffusi sul territorio, anche se di valore inestimabile.

Porta chiusa già da una settimana, dunque, riaprirà dal 9 al 12 agosto, e poi per il 16, 17 e 19 agosto. Il Complesso di San Paolo è una delle attrazioni turistiche parmigiane più significative.

La Camera della Badessa o Camera di San Paolo è un ambiente dell'ex Monastero di San Paolo a Parma, celebre per essere stato affrescato nel 1518-1519 dal Correggio. La decorazione comprende la volta e la cappa del camino, ed è incentrata su 16 immagini dedicate al tema della dea Diana e delle rispondenze filosofico-mitologiche.

La camera faceva originariamente parte di un complesso di sei ambienti, che costituivano l'appartamento personale della badessa Giovanna da Piacenza. La funzione dell'ambiente non è conosciuta: forse studio o sala di rappresentanza o addirittura sala da pranzo. Sulla cappa del camino, Correggio dipinse la dea Diana su un cocchio tirato da cavalli.

Questo inconveniente della chiusura fino al 9 agosto, dovuto a mancanza di personale, non è il massimo per la città di Parma, che si è candidata a capitale italiana della Cultura 2017 e che sta per ritentarci in occasione della prossima assegnazione in previsione del 2020.

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