Parigi, la Biblioteca Richelieu riapre le porte al pubblico dopo il grande rinnovamento
La Biblioteca Richelieu di Parigi, dopo 7 anni di lavori di ristrutturazione, apre nuovamente le porte al pubblico. Situata nel secondo arrondissement, tra il Louvre, l'Opera e les Halles, è il risultato del progetto di biblioteca che Jean-Baptiste Colbert volle creare in onore del Re Sole. Da quell'epoca ospita due milioni di volumi e documenti, oggi si arricchisce di nuovi spazi e si prepara ad un "porte aperte" nel secondo weekend di gennaio per farsi conoscere nella sua nuova veste. Inoltre dal 2020 comprenderà anche un museo, dove si potranno ammirare le opere di pregio dell'immensa collezione BNF.
Lo scrigno seicentesco e i tesori delle collezioni speciali della Biblioteca Nazionale di Francia
Uno scrigno seicentesco ospiterà le cosiddette collezioni specializzate della stessa BNF: manoscritti, stampe, fotografie, arti visive, monete, medaglie, antichità e spartiti musicali, oltre a 1,7 milioni documenti dell'Istituto nazionale della storia e dell'Arte e 150 mila volumi della Ecole Nationale des Chartes, l'istituto scolastico superiore francese che forma proprio i dirigenti del sistema bibliotecario statale. Il pubblico potrà da questo momento in poi consultare la biblioteca molto meglio di quanto sia accaduto in passato.
La storia dell'arte in una cornice eccezionale
La complessa operazione di rinnovamento, ad oggi, è costata 232 milioni di euro ed è stata finanziato all'80 per cento dal ministero della Cultura, al 2 dal dicastero dell'Educazione, con un contributo di oltre 20 milioni della stessa Biblioteca nazionale. Oltre al museo, che presenterà una selezione di pezzi emblematici dei tesori della collezione, la Salle Ovale sarà un altro luogo di rinnovamento, anch'essa finalmente aperta al pubblico. La nuova Biblioteca Richelieu, tra il 13 e il 15 gennaio prossimi, si lascerà conoscere in tutto il suo rinnovamento con il weekend a ingresso libero. Durante la cerimonia di inaugurazione, il presidente François Hollande si è così espresso:
La fine della prima fase di un immenso cantiere, che permette alla Biblioteca nazionale di Francia, alla Ecole Nationale des Chartes e all'Istituto nazionale di storia dell'arte di trovare una cornice eccezionale ove svolgere le proprie attività. Un eccezionale compattamento di risorse, capace di creare un polo scientifico unico, consacrato alla ricerca storica.