“Pape Satàn Aleppe”, in uscita per La Nave di Teseo l’ultimo lavoro di Umberto Eco
"Pape Satàn, pape Satàn aleppe! Cominciò Pluto con la voce chioccia", nel canto VII dell'Inferno di Dante Alighieri. Per molti studiosi un grido di rabbia, per altri di paura: un oscuro significato che ancora oggi lascia intendere i più nefasti presagi. Significativamente, Umberto Eco ha scelto questo verso per dare titolo alla sua ultima fatica: saggi d'attualità, ben 470 pagine in cui l'autore del Nome della Rosa indaga gli ultimi 15 anni di costume, politica, società e vita quotidiana italiana. Eco è riuscito a consegnare "Pape Satàn Aleppe" poco prima della sua scomparsa e il libro, la cui uscita era stata prevista per maggio, arriverà nelle librerie il prossimo 27 febbraio.
Pubblicato da La nave di Teseo, l'ultimo lavoro di Umberto Eco raccoglie le "Bustine di Minerva", la rubrica che teneva sull' "Espresso" dal 2000. Brevi e sconcertanti intuizioni d'attualità come "Indietro a tutta forza", "Twitto dunque sono", "Dacci oggi il nostro delitto quotidiano", oltre ad alcune pagine dedicate a Papa Francesco.
I titoli "sono riordinati in sezioni, ciascuna con una sua identità tematica" ha spiegato Elisabetta Sgarbi. "L'ossessione della visibilità, il rapporto tra vecchi e giovani, la vita online, i telefonini, il razzismo, la buona o mala educazione, la crisi della politica, la stupidità".
Il sottotitolo scelto è a sua volta molto evocativo: "Cronache di una società liquida", come se ciascuno degli aspetti messi il luce con brillante acume da Eco fosse in realtà un tassello che compone quella "realtà liquida" teorizzata da Zygmunt Bauman, caratterizzata non solo dalla crisi delle ideologie e dello stato, ma soprattutto dalla crisi del concetto di comunità. "Quel che viviamo, e che tutte queste ‘Bustine' raccontano, è un individualismo sfrenato, dove nessuno è più compagno di strada di ciascuno ma antagonista, da cui guardarsi", ha detto Sgarbi.
Inizia così la nuova avventura della casa editrice La Nave di Teseo, che Eco ha fondato insieme ad Elisabetta Sgarbi lo scorso novembre. Con lei si erano dimessi dalla Bompiani gli editori Mario Andreose, Eugenio Lio e Anna Maria Lorusso, per seguire questa nuova strada di indipendenza e pluralità. Anche Eco, in prima linea fra gli scrittori che hanno partecipato, aveva sottoscritto il distacco da Bompiani, fortemente sentito dopo l'acquisizione di Rizzoli da parte di Mondadori. Dopo la raccolta usciranno tutti i precedenti libri di saggistica di Eco, di cui La nave di Teseo ha i diritti: dieci titoli, fra i quali "Kant e l'ornitorinco", in attesa dei diritti di pubblicazione anche dei romanzi.