“P.O.V.” – la pornografia a teatro
La pornografia è un fenomeno contemporaneo, è il proliferare di gerghi, di link e categorie che riempiono la vita dei giovani. Il porno è alla portata di tutti grazie alla facilità con cui su internet si possono raggiungere i siti di riferimento e la fruizione della pornografia è enormemente cambiata negli ultimi anni, diffondendosi e specializzandosi.
Il teatro si confronta costantemente con un'idea di pornografia più profonda, con l'idea di osceno, di ciò che è fuori dalla scena, come nella famosa definizione di Carmelo Bene. L'osceno ha una forza dissacrante, è un elemento che potrebbe dare forza alle nuove generazioni di teatranti per trovare le proprie strade originali in un'arte che ha bisogno di essere viva.
Pino Carbone cura la regia di P.O.V., progetto teatrale di Giovanni Del Monte e Fabio Rossi, in scena presso la Sala Assoli a Napoli fino a domenica 7 aprile. Il titolo rimanda immediatamente, in particolare per i più giovani, a una precisa categoria del porno in rete: Point Of View, il punto di vista. Nello spettacolo, però, il punto di vista che viene assunto è quello del teatro stesso, e tra la pornografia e il teatro si innesta un conflitto al centro del quale i due attori si muovono con l'ingenuità tipica del clown.
Lo spettacolo mette in scena dunque due corpi in uno spazio vuoto, secondo forme ormai riconosciute di un teatro che potremmo definire di ricerca, con tempi a volte estremamente dilatati, musiche aggressive e momenti di vero e proprio gioco clownesco. La pornografia diventa più che altro uno spunto per fare teatro, un teatro che vive anche momenti di buone invenzioni, come quando i due attori interpretano, completamente nudi, opere d'arte di grandissima fama.
La pornografia rimane in buona parte un pretesto per un divertente elenco finale di categorie e siti porno interpretato da Fabio Rossi. L'intenzione non è di indagare o svelare la pornografia e il rapporto dell'uomo con essa, quanto quello di utilizzarne alcuni elementi e fonderli con altri molto più tipici del teatro sperimentale.