Ornella Vanoni: “Tingo i capelli per non sembrare Bruno Lauzi. Meglio Marracash di certe canzoni estive”
Ornella Vanoni, 90 anni a settembre, è reduce dal successo dei due concerti agli Arcimboldi di Milano. Il 6 giugno andrà in scena alle Terme di Caracalla per l'ultima tappa della tournée Senza Fine. In un'intervista da La Stampa dice la sua sul panorama musicale, sul suo rapporto con i capelli bianchi e sulla sua passione per il web.
"Meglio Marracash che certe canzonette estive"
Ornella Vanoni ammette che tra le collaborazioni più importanti della sua carriera artistica c'è quella con Lucio Dalla: "Era un genio: vocalmente mirabile. Scriveva testi splendidi, ironici, spudorati. Talora di una tristezza terrificante. Ma sempre intelligenti". Alla domanda se preferisca i rapper o i trapper dice di accettare la musica di oggi e che se proprio dovesse scegliere: "Meglio un bravo rapper come Marracash, che certe canzonette estive, tutte uguali". Sulla sua mancata carriera nel mondo della recitazione, ammette: "Tra canzone e teatro, ho perso il tram del cinema. Ma ho girato i ‘Viaggiatori della notte' con e di Ugo Tognazzi".
"Non ho il tabù dei capelli bianchi"
Per Ornella Vanoni i capelli bianchi non sono un problema ma li tinge per un motivo: "Canuta sembrerei Bruno Lauzi. Con tutto il rispetto". Rivela di navigare e di essere molto attiva sul web, confessando di amare "Chico", il cane di TikTok. Non fa mistero di usare molte parolacce nel suo linguaggio: "Sono termini del dizionario. E poi cazzo non ha più lo stesso significato di un tempo. È un’esclamazione rafforzativa". È molto legata ai suoi nipoti: "Sono molto orgogliosa di loro. Matteo è il sole. Camilla è una Corto Maltese in gonnella. Viaggia sempre". A proposito della sua depressione dice di essersi curata e di curarsi con gli psicofarmaci sulla "sua omosessualità", chiarisce: "Parlerei di omoaffettività, perché mi piace il corpo maschile".