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Olivetti: 110 anni di eccellenza italiana in mostra a Roma, tra arte ed innovazione

Fino al 1 maggio 2018 Roma ospiterà una grande mostra dedicata alla nota azienda Olivetti: documenti inediti, fotografie e le celebri macchine da scrivere ricostruiscono oltre un secolo di eccellenza italiana.
A cura di Federica D'Alfonso
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110 anni di Olivetti in mostra a Roma.
110 anni di Olivetti in mostra a Roma.

È stata inaugurata il 20 febbraio, e resterà aperta al pubblico fino al 1 maggio 2018, la mostra “Looking Forward. 110 anni di immaginazione” dedicata al lavoro visionario della celebre azienda Olivetti. In occasione dei 110 anni dalla fondazione, le sale della Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma racconteranno, attraverso un allestimento unico nel suo genere, la storia e l’evoluzione della nota casa d’Ivrea che nel corso degli anni ha coinvolto tecnici, fotografi, artisti, scrittori e sociologi in una serie di progetti che hanno segnato la storia dell’industria e del design italiano.

L’esposizione è curata da Ilaria Bussoni, Manolo De Giorgi e Nicolas Martino ed è stata realizzata in collaborazione con l’Archivio Storico Olivetti. Per raccontare la storia tecnologica, innovativa ma anche e soprattutto creativa della Olivetti la mostra è stata organizzata in due sezioni, una dedicata alla “raccolta visiva” e l’altra intitolata “disegnare la vita”: in totale, vengono esposti circa 300 pezzi unici fra fotografie d’epoca, manifesti pubblicitari d’autore e oggetti.

Lavoratrice della fabbrica Olivetti, anni Cinquanta.
Lavoratrice della fabbrica Olivetti, anni Cinquanta.

Sono 150 le fotografie in mostra, alcune delle quali recano la firma di importantissimi maestri come Henri Cartier-Bresson, Gianni Berengo Gardin e Fulvio Roiter, insieme a decine di manifesti pubblicitari e locandine risalenti agli anni Cinquanta e Sessanta realizzate da Giovanni Pintori. Tra gli oggetti, invece, sarà possibile ammirare le macchine per scrivere come la leggendaria M1, la Lettera 22 e l’affascinante Valentine, oltre che i numerosi congegni elaborati negli anni dal team di esperti Olivetti: registratori di cassa, calcolatori e i primissimi prototipi di PC.

Olivetti e l’arte delle macchine da scrivere

La celebre macchina da scrivere Valentine, disegnata da Ettore Sottsass e Perry A. King nel 1969.
La celebre macchina da scrivere Valentine, disegnata da Ettore Sottsass e Perry A. King nel 1969.

L’avventura di Olivetti inizia con un capitale sociale di 350 mila lire e un grande cartellone affisso sul tetto della fabbrica: “Prima fabbrica nazionale di macchine per scrivere”. Da allora, non solo la scrittura ma anche la tipografia, il design e la tecnologia contraddistingueranno il lavoro del celebre marchio che per primo metterà sul mercato i calcolatori a transistor e gli elaboratori personali, antenati dei nostri personal computer.

La storia di Olivetti è importante soprattutto per la stretta collaborazione con importanti nomi dell’arte e del design internazionale: basta pensare alla macchina da scrivere Studio 42, realizzata negli anni Trenta insieme al pittore Xanti Schawinsky e agli architetti Figini e Pollini. Molti dei pezzi realizzati dalla Olivetti entreranno successivamente a far parte delle collezioni di importanti musei: nel 1952 la Lettera 22 e la Lexikon 80 vengono esposte al Museum of Modern Art di New York, mentre pochi anni dopo grazie alla collaborazione con il designer Ettore Sottsass nascono l’Elea 9003 e la celebre macchina da scrivere Valentine.

Anche nel campo della grafica pubblicitaria Olivetti vanta collaborazioni artistiche di grande rilievo, a partire da Marcello Dudovich, Giovanni Pintori ed Egidio Bonfante. Anche in questo caso, lo stile inconfondibile troverà spazio nelle grandi esposizioni d’arte di Berlino, Parigi e Londra.

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