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Oh Mamma Mia, l’omaggio di Guè a Pino Daniele nel nuovo disco Tropico del Capricorno

Il rapper torna con un nuovo disco che si apre con un omaggio al brano del bluesman napoletano del 1991, “Che soddisfazione”. Il singolo si chiama Oh Mamma Mia e vede la partecipazione di Rose Villain.
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"Oh Mamma Mia" è tornato Guè. Il rapper milanese torna sulla scena musicale con il suo nuovo album Tropico del Capricorno, aprendo il disco con un tributo speciale al leggendario Pino Daniele. Il brano d'apertura è appunto "Oh Mamma Mia", che vede la partecipazione di Rose Villain, e si ispira alla celebre "Che soddisfazione" del bluesman napoletano. Un brano del 1991 incluso nel disco Un uomo in blues.

L'omaggio a Pino Daniele

L'omaggio rappresenta un interessante ponte generazionale e stilistico tra due mondi musicali apparentemente distanti. Mentre il brano originale di Pino Daniele si configurava come una critica pungente al consumismo degli anni '90, Guè ne reinterpreta la melodia trasformandola in una narrazione contemporanea che abbraccia i temi del lusso e dell'amore.

Sono troppo curioso, sì, come ti chiami?
Se non me lo vuoi dire, vabbè, neanche m'ami
Il mio nome lo sai, ma vabbè, neanche papi (Oh, mamma mia)
Che bomba il tuo vestito, dev'essere un Marni
Che stile lo stiletto che calpesta i marmi
Detesto quel detector, io non porto armi
Tutte queste bunnies ballano per i money (Oh, mamma mia)

Mentre la voce di Pino Daniele riecheggia di continuo tra un "Oh, mamma mia" e un "volevo un Mercedes", in pieno stile Guè.

Il legame con Napoli e l'intervista con Paolo Sorrentino

Il legame con Napoli, città natale di Pino Daniele, emerge anche nel videoclip girato tra i vicoli della città. Al di fuori del contesto musicale, il rapper ha concesso un'intervista esclusiva al regista premio Oscar Paolo Sorrentino, pubblicata come cover story nell'inserto Il Venerdì di Repubblica.

Paolo Sorrentino e Guè nella foto copertina de Il Venerdì.
Paolo Sorrentino e Guè nella foto copertina de Il Venerdì.

"Il suo ultimo disco Tropico del Capricorno è, come direbbero gli intellettuali di professione, un piccolo capolavoro", scrive Paolo Sorrentino. "Per me sta diventando un’ossessione da ascoltare in continuazione". D'altronde il rapper ama Napoli, come sottolinea proprio al regista citando un altro mito contemporaneo: "Geolier è un gigante. La lingua è perfetta per la musica, con tutte quelle parole tronche, come il francese". 

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