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Oggi la Prima Ballerina Assoluta Alicia Alonso compie 95 anni

Il 21 dicembre 1921 nacque a L’Avana Alicia Alonso, la direttrice della Compagnia Nazionale del Balletto di Cuba sin dal 1948.
A cura di Massimiliano Craus
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Alicia Alonso, ph. Coleccion Museo Nacional de la Danza
Alicia Alonso, ph. Coleccion Museo Nacional de la Danza

Forse a Cuba non è proprio il tempo propizio per festeggiare, a così pochi giorni dalla morte del leader maximo Fidel Castro. Troppo amato dalla sua gente, il Comandante ha oscurato con la sua morte il compleanno di un altro personaggio assai significativo della storia cubana del Novecento. La Prima Ballerina Assoluta Alicia Alonso è il simbolo vivente della danza, appoggiata e protetta da Fidel Castro per tutta la vita con potere e riconoscimenti impareggiabili ancora oggi e per lungo tempo. Del resto il rapporto di fedeltà tra l'etoile ed il suo popolo non è mai passato inosservato, nonostante i suoi esordi a stelle e strisce dell'ancora giovanissima Alicia Ernestina de la Caridad dei Cobre Martinez Hoyo, poi sposata con il suo partner di palcoscenico Fernando Alonso a soli quindici anni. Dei suoi esordi statunitensi, del resto, la Prima Ballerina Assoluta cubana non poteva che esserne orgogliosa, soprattutto per i coreografi che avevano speso per lei titoli e gratificazioni, basti pensare a Mikail Fokine, George Balanchine, Leonide Massine, Bronislava Nijinska, Antony Tudor, Jerome Robbins e Agnes de Mille. Autori che avevano evidentemente segnato la tempra della danzatrice e dell'artista, fino al ritorno a casa con la nuova prestigiosa posizione di direttrice della nascitura Compagnia del Balletto Nazionale di Cuba e della rispettiva scuola.

Alicia Alonso dagli Stati Uniti al ritorno a Cuba

Alicia Alonso
Alicia Alonso

Il ritorno a casa di Alicia Alonso ha dato il là alla nascita ufficiale del balletto classico sull'isola, griffato per mezzo secolo dalla Prima Ballerina Assoluta con il suo carisma ed il suo talento. Il repertorio si arricchiva pian piano, soprattutto dall'eredità importata dalla stessa etoile nella sua lunga e fruttuosa esperienza statunitense. A cominciare da "Undertow" di Antony Tudor, "Theme and Variations" di George Balanchine e "Fall River Legend" di Agnes de Mille passando per i successivi "Romeo e Giulietta" di Alberto Alonso, "Nous nous verrons hier soir" di Alberto Mendez e "Carmen" ancora di Alberto Alonso che l'ha decretata quale mito vivente della danza dell'intera America centrale. E pensare che tutto nacque nel 1939 quando entrò nella compagnia fondata da George Balanchine, l'American Ballet Caravan, precursore dell'attuale New York City Ballet dove passò i migliori anni della sua carriera di ballerina interpretando i grandi ruoli del balletto classico. Fino a poi riprodurli a Cuba ed in giro per il mondo nelle vesti di coreografa, nonostante l'aggravarsi della cecità che l'ha colpita sin da quando era ancora diciannovenne. E da lì la strada è stata lunghissima, ivi comprese le tappe dell'ultimo riavvicinamento tra Stati Uniti e Cuba di questo 2016, peraltro festeggiato in due riprese al Ravello Festival. In Costiera Laura Valente, la direttrice artistica del festival wagneriano, ha pensato bene di riavvicinare anche a passi di danza le due nazioni antagoniste con Karole Armitage ed uno stuolo di interpreti cubani, espatriati in mezzo mondo, sotto l'ala protettrice della Cubania. Ma quella è un'altra storia perché oggi si festeggia il compleanno della musa cieca della danza.

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