Oggi i 200 anni dalla nascita di Verdi. Muti festeggia con un concerto in diretta web
Il 10 ottobre di 200 anni fa nasceva a Roncole di Busseto, nel parmense, Giuseppe Verdi, forse l'unica autentica espressione del Romanticismo di stampo europeo in Italia, il più eseguito compositore di opere liriche al mondo, autore tragico ‘a tempo di valtzer', fervente shakespeariano, baluardo eversivo dell'Italia unita contro l'invasore austriaco e, ai tempi nostri, orgoglio nazionale da esportazione.
Per trattare un bicentenario così importante e, per certi versi, ingombrante come quello verdiano, che affolla tutti i cartelloni degli enti lirici, delle fondazioni, dei teatri comunali, delle piazze, delle feste di paese, non si può non partire però, come Piero Gelli in una sua celebre introduzione, dal disvelare il pericolo nascosto, insito nel protocollo formale di ogni commemorazione che si rispetti, ovvero l'obbligo della retorica.
Verdi è ormai stato ‘sdoganato' dalla critica più intollerantemente rigorosa, e giustamente diremo, dopo un oblio e una critica novecentesca serrata. Ma non c'è dubbio, altresì, che le esecuzioni verdiane, come l'amore incondizionato del suo nutritissimo pubblico, sia rimasto invariato sin dal 1842, anno del suo primo successo, che poi lo avrebbe visto assurgere a simbolo del Risorgimento e successivamente a rinnovato campione dell'unità nazionale.
Allora forse sarebbe meglio che a parlare del grande Maestro dell' "invenzione del vero" fosse la musica anzicché le dispute accademiche sul suo indubbio valore teatrale, o quelle più salottiere e a buon mercato sulle contrapposizioni Verdi/Wagner, Verdi/Rossini, o Verdi colto/Verdi popolare.
Se una certezza c'è, ed è giusto sottolinearlo in un giorno come questo, è il suo valore cosmopolita ed europeo, da compositore forte dell'esperienza francese del grand-opéra parigino, da autore di opere su soggetto non italiano, aperto alla grandezza di Shakespeare, di Schiller di Byron, Dumas e Hugo.
Ed è per questo che oggi, per rendere omaggio a Verdi, sarà utile ascoltarla la sua musica, ma varrà la pena di farlo nel modo più giusto, più cosmopolita e globale che oggi ci sia, nonché, ovviamente, nell'esecuzione migliore che ci possa venire offerta.
È Riccardo Muti, direttore verdiano per eccellenza, a lanciare questa sfida di internazionalizzazione verdiana, e lo fa insieme alla Chicago Symphony Orchestra, di cui è direttore musicale, proponendo un evento fuori dal comune e di portata mondiale perché condiviso via web gratuitamente con tutti gli appassionati che avranno interesse a parteciparvi.
Proporrà infatti un capolavoro assoluto della letteratura vediana, la Messa da Requiem, di cui Muti è ormai considerato unanimemente uno dei migliori interpreti, in diretta live dal Symphony Center. A Chicago l'esecuzione si terrà alle 19.30, circa le 2.30 dell'11 ottobre in Italia, e potrà essere facilmente ascoltata collegandosi a diversi siti: su cso.org/verdi, sulla pagina facebook della Chicago Symphony (facebook.com/ChicagoSymphony), su RiccardoMutiMusic.com, oltre che su tutte le piattaforme web che vorranno aderire alla diffusione del concerto. I solisti del concerto saranno Tatiana Serjan, Daniela Barcellona, Mario Zeffiri e Ildar Abdrazakov. Direttore del coro Duain Wolfe.