Oggi è la Giornata della Memoria, 7 frasi per non dimenticare la Shoah
Il 27 gennaio si celebra in tutto il mondo la Giornata della Memoria, come stabilito dalla Risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005. Una ricorrenza pensata per rendere omaggio e commemorare le vittime dell'Olocausto. La scelta del giorno, il 27 gennaio, ovviamente non è casuale, ma le Nazioni Unite hanno scelto di ricordare i morti del genocidio nazista perché quello fu il giorno in cui le truppe sovietiche dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, dopo un'offensiva che li aveva portati nella città polacca facendogli scoprire il Campo. Nei giorni precedenti alla liberazione i nazisti erano fuggiti portando con sé i prigionieri le cui condizioni di salute non erano ancora definitivamente peggiorate.
La memoria di quegli anni è un oggetto prezioso di cui prendersi cura, ricordare vuol dire salvare la memoria di quello che è successo e di quanto in là si possa spingere l'orrore umano. Per questo motivo sono tanti gli autori e le autrici che negli anni hanno scelto di dedicare libri, poesie, semplici frasi all'interno di interviste al ricordo della Shoah, dell'orrore nazista e soprattutto del bisogno di ricordare chi a quell'orrore non è sopravvissuto, da Primo Levi a Edith Bruk, passando per le pagine del diario di Anna Frank che racconta a modo suo quello che succedeva fuori dal suo nascondiglio ad Amsterdam. È da loro che traiamo alcune delle frasi, delle riflessioni e dei pensieri più significativi per non dimenticare le vittime dell'Olocausto.
7 frasi per non dimenticare l'Olocausto
- "La memoria è necessaria, dobbiamo ricordare perché le cose che si dimenticano possono ritornare: è il testamento che ci ha lasciato Primo Levi" (Mario Rigoni Stern)
- "L'Olocausto è una pagina del libro dell'Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria" (Primo Levi)
- "Ricordare ogni anno il Giorno della memoria sarebbe un rituale privo di sostanza come invece deve essere, una giornata di grande responsabilità. Uso questo termine che è legato alla scelta, quella morale delle coscienze, che deve avvenire tutti i giorni, non solo in quello della memoria (…) Sia una giornata di riflessione, in cui ognuno dalla propria coscienza senta partire quel grido che ha portato verso la libertà". (Liliana Segre)
- "L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l’indifferenza" (Liliana Segre)
- "È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare. Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Semplicemente non posso fondare le mie speranze sulla confusione, sulla miseria e sulla morte" (Anna Frank)
- "Io non ammetto che in nome della patria e di dio si compiano massacri, si lascino affogare o crepare di freddo gli emigranti" (Edith Bruck, scrittrice)
- Oggi commemoriamo le vittime della Shoah e tutte le persone perseguitate e deportate dal regime nazista. Ricordare è una espressione di umanità, ricordare è segno di civiltà, ricordare è condizione per un futuro migliore di pace e fraternità. Ricordare anche è stare attenti perché queste cose possono succedere un’altra volta, incominciando da proposte ideologiche che vogliono salvare un popolo e finiscono per distruggere un popolo e l’umanità. State attenti a come è incominciata questa strada di morte, di sterminio, di brutalità" (Papa Francesco)