Oggi è il Bloomsday, il giorno dedicato a James Joyce: le celebrazioni in Italia
Da ormai quasi cento anni il mondo celebra James Joyce con il "Bloomsday": il 16 giugno di ogni anno l'antieroe Leopold Bloom e tutti i personaggi raccontati nel capolavoro assoluto dello scrittore irlandese, l'Ulisse, rivivono attraverso feste, eventi culturali e rievocazioni storiche. Perché il 16 giugno? Perché nel 1904, in questa data, lo scrittore uscì per la prima volta con Nora Barnacle, quella che diventerà la sua compagna per la vita, e in seguito scelse proprio questa data per ambientare tutti i fatti narrati nell’Ulisse. "Oggi, 16 giugno, vent'anni dopo. Qualcuno ricorderà mai questa data?", scriveva Joyce sul suo diario nel 1924. A distanza di quasi un secolo non solo a Dublino, la sua città, ma in tutto il mondo si ricorda il giorno in cui l'Odissea personale di Leopold Bloom è iniziata: anche in Italia. Joyce fu infatti profondamente legato al nostro Paese: si trasferì a Trieste con la moglie Nora, e qui nacquero i suoi figli, nonché l'amicizia di una vita, quella con Italo Svevo. Ecco cinque città che hanno scelto di celebrare il "Bloomsday".
1.Genova
Il centro storico di Genova ospiterà per tutta la giornata letture tratte dal romanzo. L'iniziativa, giunta alla sua decima edizione, è anche legata al programma del Festival Internazionale di Poesia, ed è curata da Massimo Bacigalupo e Genova Voci. Le traduzioni che verranno utilizzate sono quelle di Giulio De Angelis (per Mondadori), Enrico Terrinoni (per Newton Compton) e Gianni Celati (per Einaudi). L'iniziativa ha il patrocinio del Dipartimento di Lingue e Culture Moderne dell'Università degli Studi di Genova, e della James Joyce Italian Foundation. Un appuntamento con gli episodi più significativi de l'Ulisse, che andrà avanti fino a notte inoltrata, nel suggestivo scenario storico di Genova.
2.Macerata
Organizzato dal collettivo Ønar, si tratta di un tour fra Macerata e Civitanova Marche che riporta nei luoghi (ideali) del romanzo. L’evento, organizzato in collaborazione con la Biblioteca Mozzi Borgetti, prevede una lunga serie di concerti, reading, spettacoli di danza e interviste ai partecipanti, per un totale di 18 appuntamenti: ogni episodio verrà messo in scena nell'ora esatta narrata da Joyce nell'Ulisse, dunque sarà come rivivere passo dopo passo, minuto dopo minuto, la vita e le riflessioni di Leopold Bloom.
3.Salerno
Organizzato da Bruna Autuori e l'associazione culturale teatrAzione, l'appuntamento con Joyce a Salerno dura tre giorni: si inizia oggi, alle 20.30, in via Canali nel centro storico, con una performance a cura di Igor Canto e Cristina Recupito dal titolo "Fluido Ulisse". La rassegna continua, poi, con due giornate dedicate all'Irlanda. Il 23 giugno, al King's Cross Irish Pub, in via Roma, ci sarà il concerto "James Joyce gossip" degli Emian Pagan Folk. Si prosegue, concludendo, il 25 giugno, di nuovo all'Ostello, con l'incontro con Riccardo Cepach, responsabile del Museo Joyce di Trieste, ed una lettura del libro di Francesco Memoli, "Dal verde chiaro al verde scuro. Le conseguenze dell'Irlanda", accompagnata dal gruppo folk irlandese Wild Irish Way.
4.Spoleto
Dalle ore 8 di questa mattina l’Ulisse verrà letto anche nel Palazzo Mauri di Spoleto: ripercorrendo il percorso compiuto da Leopold Bloom, il quale secondo il romanzo uscì di casa alla mattina e vi tornò alla sera. La lettura segue proprio le tappe temporali del viaggio del protagonista, proseguendo fino a notte fonda. Un'iniziativa che per la sua fedeltà al romanzo ha ricevuto anche il riconoscimento dell'Ambasciata d'Irlanda. È un legame forte quello fra l'opera di Joyce e la città di Spoleto. Qui infatti, passò molto tempo l'amico Ezra Pound, che aveva definito l'opera di Joyce "un super romanzo": "Tutti gli uomini dovrebbero unirsi per esaltare Ulysses; quelli che non lo faranno dovranno accontentarsi di occupare un posto negli ordini intellettuali inferiori".
5.Trieste
Non poteva mancare Trieste nella lista delle città italiane che celebrano il capolavoro di Joyce. Ben quattro le giornate dedicate ad esso, per sette edizioni che hanno reso il festival triestino il più importante dopo quello di Dublino: grazie soprattutto al Museo Joyce, è stato possibile mettere insieme 21 appuntamenti fra teatro, musica, esposizioni d'arte e conferenze, incentrati, di anno in anno, intorno a uno degli episodi del romanzo joyciano. Quest'anno tocca al capitolo XI, ossia alle Sirene che nel romanzo sono impersonate da miss Kennedy e miss Douce, le due avvenenti cameriere dell'Ormond Hotel di Dublino. Fra gli appuntamenti imperdibili si ricordano: le proiezioni dei video della regista greca Vouvoula Skoura e della spagnola Ana Martina Pérez-Canales, la presentazione del libro “James Joyce and Italo Svevo. The story of a friendship” di Stanley Price e lo spettacolo teatrale “De' tuoni” di Diana Höbel, che incrocia la testimonianza di uno degli allievi di Joyce con la fobia di James per i temporali. Per l'occasione, la storica piazza Barbacan, amata da Joyce, si trasforma in una Dublino in miniatura, con le insegne dei pub e degli storici locali citati nell'Ulisse.