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Il caso di Sean Diddy Combs

Nuove accuse per Diddy, altre due donne lo denunciano: “Drogate e tenute in ostaggio nel Trump Hotel”

Due nuove denunce di stupro per Sean “Diddy” Combs. Il rapper è stato arrestato a Manhattan a settembre scorso e al momento è detenuto presso il Metropolitan Detention Center di New York.
A cura di Eleonora di Nonno
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Sean John Combs, conosciuto come Diddy o Puff Daddy, da settembre scorso si trova in carcere a Manhattan con l'accusa di reati sessuali, abusi e favoreggiamento alla prostituzione. Oltre a queste, due nuove cause legali sono state intentate contro il rapper, accusato di aver partecipato allo stupro di diverse donne in un Trump Hotel.

Nuove accuse contro Diddy

Secondo quanto riportato da TMZ, una ex addetta al servizio di bevande dice di essere stata violentata dopo aver partecipato a uno degli eventi organizzati da Diddy al nightclub Limelight di New York City. Dopo una festa, lei e una sua amica sarebbero state obbligate dal rapper ad andare al Trump Hotel, dove sarebbero state drogate, tenute in ostaggio e costrette a partecipare a rapporti sessuali di gruppo. La seconda causa intentata contro Sean John Combs, invece, è stata presentata da una donna che sostiene di essere stata aggredita sessualmente due volte dal rapper e da una guardia di sicurezza.

Il team legale di Combs nega le due nuove accuse

Il team legale di Sean John Combs ha negato le due nuove accuse a suo carico. Al tabloid americano TMZ, i rappresentanti legali del rapper hanno dichiarato: "Come abbiamo già detto, il nostro cliente non può rispondere a ogni nuova trovata pubblicitaria, nemmeno in risposta ad affermazioni palesemente ridicole o palesemente false". E ancora: "Combs ha piena fiducia nei fatti e nell'integrità del processo giudiziario. In tribunale, la verità prevarrà: ossia che non ha mai aggredito sessualmente nessuno, uomo o donna, adulto o minore". Il rapper al momento è detenuto presso il Metropolitan Detention Center di New York e gli è stata negata per tre volte la libertà su cauzione, in attesa di essere processato per le accuse federali e per le decine di cause civili a suo carico.

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