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Nori: “Farò corso su Dostoevskij altrove, Bicocca vuole che parli di autori ucraini che non conosco”

Paolo Nori avrebbe dovuto tenere, presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca, un corso su Fëdor Dostoevskij. Tuttavia, il prorettore gli avrebbe proposto di “aggiungere autori ucraini”. Lo scrittore: “Non condivido questa idea”.
A cura di Daniela Seclì
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Lo scrittore Paolo Nori avrebbe dovuto tenere, presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca, un corso su Fëdor Dostoevskij. Tuttavia, l'ateneo gli ha comunicato la cancellazione del corso, a seguito della guerra scoppiata in Ucraina e per "evitare polemiche interne". Qualche ora più tardi l'Università di Milano Bicocca ha fatto marcia indietro, ma Nori ha spiegato di non condividere le condizioni che gli sarebbero state poste. Per questo, ha deciso di rifiutarsi di tenere il corso.

Paolo Nori non terrà il corso su Dostoevskij all'Università Bicocca

In una nota diffusa sui suoi canali social, Paolo Nori ha fornito alcuni aggiornamenti su come si sarebbe evoluta la vicenda. Ecco quanto ha dichiarato: "Il prorettore di Bicocca Casiraghi racconta i motivi per cui hanno sospeso il mio corso. Per «ristrutturare il corso e ampliare il messaggio per aprire la mente degli studenti. Aggiungendo a Dostoevskij alcuni autori ucraini»". Quindi ha concluso:

"Non condivido questa idea che se parli di un autore russo devi parlare anche di un autore ucraino, ma ognuno ha le proprie idee. Se la pensano così, fanno bene. Io purtroppo non conosco autori ucraini, per cui li libero dall’impegno che hanno preso e il corso che avrei dovuto fare in Bicocca lo farò altrove (ringrazio tutti quelli che si sono offerti, rispondo nel giro di pochi giorni)". 

L'indignazione di Paolo Nori e la rettifica dell'ateneo

Alla notizia della cancellazione del suo corso, perché dedicato a uno scrittore russo, Paolo Nori non aveva nascosto la sua indignazione:

"Non solo essere un russo vivente è una colpa oggi, ma anche essere un russo morto che quando era vivo nel 1849 è stato condannato a morte perché aveva detto una cosa proibita. Quello che sta succedendo in Ucraina è una cosa orribile e mi viene da piangere solo a pensarci, quello che sta succedendo di conseguenza in Italia, queste cose sono ridicole. Un'Università italiana che proibisce un corso su Dostoevskij per la situazione… è una cosa a cui non credevo. Quando ho letto questa mail non ci credevo, è una cosa che non ha senso".

L'Università, poi, ha parlato di un "malinteso in un momento di grande tensione", ha negato fermamente qualsiasi tentativo di censura e ha assicurato che il corso si sarebbe tenuto nei tempi previsti. In queste ore, la decisione di Nori.

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