Non solo il dito, restaurata una ciocca di capelli alla statua di Santa Bibiana del Bernini
Il riposizionamento dell’anulare della mano destra di Santa Bibiana è perfettamente riuscito. L’intervento, avvenuto ieri mattina 3 maggio, ha permesso di restaurare la statua di Gian Lorenzo Bernini che, durante il trasferimento per una mostra, era stata mutilata del dito alla mano destra. Notizia che aveva suscitato l'indignazione e la protesta di molti. Iniziato lo scorso autunno e suddiviso in due fasi, oltre alla pulitura dell’opera il restauro è consistito nella riadesione di parte del fogliame della pianta alla base della statua, e di una ciocca di capelli della santa.
Inoltre, nel corso degli studi preliminari, da inediti documenti d’archivio è emerso come la scultura fosse stata tolta dalla sua cornice architettonica per due volte: la prima alla metà del Settecento, per effettuare un calco del opera, e una seconda alla metà del Novecento, per proteggerla durante lavori alle murature della chiesa. In entrambi gli spostamenti era stata lesionata la base della statua, reintegrata con approssimativi interventi di riparazione in stucco e gesso che avevano mutato la posizione della figura della santa, sbilanciandola in avanti e ruotandola leggermente, mentre l’intera scultura aveva perso di staticità.
Al termine della mostra Bernini tenutasi alla Galleria Borghese, la scultura è stata sottoposta a un secondo ciclo di restauri, supervisionati dalla Soprintendenza, e finalizzati a ritrovare la posizione originaria voluta da Bernini. Sono state perciò rimosse le stuccature e i rinzaffi posticci, una parte della base è stata reintegrata in modo che la scultura ritrovasse la posizione originaria, testimoniata peraltro da stampe e illustrazioni d’epoca.
Terminata questa fase, il 24 aprile 2018, la statua e stata riposizionata sull’altare maggiore: durante questa operazione è avvenuto l’incidente che ha causato il distacco dell’anulare della mano destra della santa. La rottura risultava netta e lineare, mentre il dito cadendo non ha subito ulteriori frammentazioni, e non si è registrata alcuna perdita di materiale. Tutte circostanze che hanno permesso un perfetto restauro della mano, che risulta pertanto impercettibile.