Non si incontrano da cinquant’anni: Andrea Camilleri invia un messaggio all’amico Hoefer
Non si incontrano da più di cinquant'anni, eppure si sentono ogni settimana al telefono per chiacchierare del più e del meno. Il primo – il poeta Federico Hoefer – in collegamento da Gela, in Sicilia. Il secondo, ben più famoso, lo scrittore Andrea Camilleri dalla sua casa di Roma che di recente ha dato alle stampe il centesimo libro con protagonista il commissario più famoso d'Italia, quel Salvo Montalbano campione di vendite in libreria e di record in televisione.
Il motivo del commovente videomessaggio di Camilleri ad Hoefer – che vi proponiamo in esclusiva – è stato registrato durante l'incontro tra gli autori del libro "Hoefer racconta Camilleri – Gli anni a Porto Empedocle", dei giovani cronisti Andrea Cassisi e Lorena Scimè, con lo scrittore siciliano. Il volume, pubblicato da Flaccovio Editore, è stato appena pubblicato e racconta la gioventù, l'amore per il teatro, le prime esperienze letterarie e le avventure di Hoefer e Camilleri nel loro paese natio.

Andrea Camilleri: "Me lo farò leggere parola per parola, perché non ci vedo più".
Al momento della consegna del libro da parte di Cassisi e Scimè, Camilleri ha dichiarato di considerare questo volume, di cui non conosceva ancora l'esistenza, come uno dei "regali più belli che abbia mai ricevuto". Purtroppo però, data l'età avanzata, non potrà consultarlo personalmente. "Me lo farò leggere parola per parola, perché ormai non ci vedo più" ha concluso lo scrittore siciliano, visibilmente commosso per quel dono inaspettato.
Per l'occasione abbiamo raggiunto uno dei due autori, nonché "messaggeri" del volume, Andrea Cassisi, che ci ha raccontato di essere stato accolto con grande calore nella casa romana dello scrittore. "Siamo arrivati pieni di ansia e timidezza, ma la famiglia Camilleri ci ha subito messo a nostro agio. Accanto al volume abbiamo portato in dono paste di mandorla e arancine – ha continuato Cassisi – che il maestro ha dimostrato di gradire, accordandoci la sua compagnia per quasi due ore in cui ha testimoniato la grande amicizia che lo lega a Hoefer con cui non si vede di persona da quasi mezzo secolo, perché la vita li ha portati lontano, ma che tuttavia sente telefonicamente una volta a settimana".
