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Noemi al Concertone del Primo maggio: “Troppe donne senza lavoro, questo aumenta la violenza”

Al Concertone del Primo Maggio, Noemi ha tenuto un monologo su donne e lavoro, sottolineando la disparità di genere sul tema.
A cura di Francesco Raiola
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Noemi al Concertone del Primo maggio
Noemi al Concertone del Primo maggio

Nella seconda parte del Concertone del Primo Maggio che si sta svolgendo al Circo Massimo di Roma, Noemi – che assieme a Ermal Meta sta conducendo l'evento – ha voluto leggere un monologo sull'importanza delle donne, e in particolare sul tema del lavoro e del genere, snocciolando qualche dato e soprattutto ponendo qualche domanda sul divario enorme tra uomini e donne per quanto riguarda il tema. Salita sul palco presentata da Meta, Noemi ha mostrato una foto alle sue spalle: "Questa è Claudia Goldin, premio Nobel per l’economia con i suoi studi sul lavoro femminile. Le piaceva fare la detective. Perché le donne vengono pagate peggio?" si è chiesta la cantante.

"In Italia una donna su due non ha un lavoro, in Italia otto donne su 10 che lavorano hanno un lavoro precario, povero o al part time, 8 mila euro più basso di quello di un uomo" ha continuato Noemi durante il monologo che ha tenuto davanti a un pubblico in silenzio. "In Italia una donna su 5 lascia il lavoro dopo aver fatto un figlio, anche se si laureano di più e con voti più alti. Ci dicono di fare più figli ma non si fa abbastanza per conciliare lavoro e maternità, perché non lavorare o guadagnare troppo poco rende le donne vulnerabili. Quando le donne si rivolgono ai centri antiviolenza, rischiano di trovarsi senza soldi, senza lavoro e con un uomo da mantenere".

Il problema della difficoltà di denunciare è fondamentale, sottolinea Noemi: "Denunciare è difficile perché hanno paura della povertà e di non poter garantire un futuro ai propri figli. L’indipendenza economica delle donne è l’unico modo per uscire da situazioni violente e tornare a vivere. Per questo il 1 maggio sia fino in fondo la festa delle lavoratrici e dei lavoratori. Per il lavoro, giustizia sociale e contro la violenza sulle donne. Sempre”, ha aggiunto.

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