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Natale in Giappone: alla scoperta di tradizioni uniche attraverso manga e videogiochi

Il Natale è per i nipponici una festa commerciale che celebra l’amore, l’amicizia e la condivisione attraverso pratiche diventate tradizioni. Un modo di festeggiare oggi divenuto tipico, che manga, anime ad essi ispirati e videogiochi hanno saputo raccontare e diffondere.
A cura di Lorena Rao
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Di solito quando si pensa al Natale, vengono in mente immagini di alberi decorati, cene in famiglia, presepi e scambi di regali. In Giappone non è così: il Natale è per i nipponici una festa commerciale che celebra l’amore, l’amicizia e la condivisione attraverso pratiche diventate tradizioni. Del resto, il Giappone è un Paese a maggioranza buddhista e shintoista, e quindi la valenza religiosa della festività, legata alla nascita di Gesù, non ha trovato riscontro tra la popolazione.

A ciò si aggiunge un ulteriore dettaglio: l’idea effettiva del Natale arriva in Giappone solo nel XIX secolo, in epoca Meji, caratterizzata da un’apertura verso l’Occidente. Sia per motivi religiosi, sia per motivi storico-culturali, il Giappone ha dunque creato una propria tradizione natalizia, fatta di pollo fritto, torte e appuntamenti romantici. Un modo di festeggiare oggi divenuto tipico, che manga, anime ad essi ispirati e videogiochi hanno saputo raccontare e diffondere.

Il pollo fritto: l'icona del Natale giapponese

Una delle tradizioni natalizie giapponesi più curiose è l’usanza di consumare pollo fritto. Spesso viene acquistato da catene come KFC. Non è un caso: questa tradizione nacque negli anni ’70, per una campagna pubblicitaria di KFC intitolata “Kurisumasu ni wa Kentakkii” (“Kentucky per Natale”). L’operazione venne lanciata per offrire il pollo fritto come alternativa al tacchino natalizio tipico americano, allora difficile da reperire. Il successo dell’iniziativa fu esplosivo, tanto da durare ancora: oggi è comune prenotare in anticipo un "Party Barrel" per il 25 dicembre.

Questa tradizione appare in diversi manga dei primi anni 2000, sottolineando quanto sia diventata parte integrante delle celebrazioni nipponiche moderne. Tra questi c’è Toradora!: nella light novel scritta da Yuyuko Takemiya e illustrata da Yasu, il pollo fritto viene mostrato come elemento principale dell’atmosfera natalizia dentro cui si svolgono le vicende romantiche dei protagonisti. C’è poi Working!!, manga umoristico di Karino Takatsu ambientato in un ristorante a tenuta famigliare.

Working
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In esso, emerge la frenesia delle ordinazioni natalizie, con battute sull’importanza del pollo durante le feste. Infine è il caso di citare Gintama, altro manga umoristico creato da Hideaki Sorachi. C’è una parte in cui i personaggi lottano per accaparrarsi il pollo fritto a Natale. Una declinazione ironica del peculiare simbolo natalizio.

La vigilia all’insegna di panna e fragole: la Christmas Cake

La prima “Kurimasu keki” (Christmas Cake) risale agli anni '50 e fu un’idea dell'azienda produttrice di dolciumi Fujiya. Nata con l’idea di essere simbolo del Natale, la versione proposta da Fujiya era una torta soffice, una sponge cake, decorata con panna montata, fragole fresche e piccole decorazioni natalizie. Successivamente, con il boom economico degli anni ’80, la Christmas Cake si diffuse, fino a diventare una tradizione consolidata per festeggiare il 24 dicembre. Di solito la si condivide in famiglia o in coppia. Sebbene gli ingredienti della ricetta tradizionale prevedano panna e fragole, molte pasticcerie giapponesi creano la propria versione.

La Christmas Cake non è però solo simbolo di prosperità e romanticismo: la parola viene utilizzata dai giapponesi anche in termini dispregiativi per indicare le donne single che hanno superato i 25 anni, età reputata socialmente utile per sposarsi e mettere su famiglia. Dopo, secondo l’opinione pubblica nipponica, la donna rischia di “andare a male” come una Christmas Cake fuori il periodo natalizio. Per fortuna, nella produzione pop, viene lasciato spazio al valore celebrativo che ha la torta. In Maison Ikkoku, opera della “regina dei manga” Rumiko Takahashi, il Natale fa in parte da sfondo allo sviluppo delle relazioni tra Yusaku Godai e Kyoko Otonashi. In questo contesto, emergono la torta di Natale e le decorazioni a tema che enfatizzano il calore della festività a Tokyo. Il manga è degli anni ‘80, a testimonianza della diffusione commerciale della Christmas Cake in Giappone.

Natale come San Valentino

Svincolato dalla sacralità religiosa, il Natale in Giappone è considerato una festa commerciale romantica, simile a San Valentino. Il 25 dicembre diventa quindi occasione per le coppie di uscire per un appuntamento, per gli amori nascenti momento propizio per le dichiarazioni. Situazioni che si rivelano perfette da immortalare nei manga e nei videogiochi. Kimi ni Todoke di Karuho Shiina e My Love Story!! di Kazune Kawahara e Aruk sono due esempi di manga sentimentali che ricorrono  all’atmosfera natalizia per mettere in scena teneri scambi di regali e dolci confessioni.

Il videogame giapponese Persona 5 Royal permette invece di vivere in “prima persona” queste situazioni. Il protagonista, un liceale di Tokyo, può scegliere con chi passare la sera della vigilia di Natale, in base al grado di affinità raggiunto con i personaggi femminili del gioco. In generale, Persona 5 Royal permette di addentrarsi all’interno della vita contemporanea giapponese attraverso il punto di vista di un giovane adolescente incompreso. Un’opera mastodontica basata sulle relazioni sociali, che riesce a racchiudere tutta l’eccentricità del Giappone, anche e soprattutto in un momento speciale come il Natale.

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