Napoli, in mostra 57 edizioni del Don Chisciotte in 40 lingue diverse
Il romanzo di Miguel de Cervantes è uno dei libri più pubblicati negli ultimi 400 anni, oltre che un punto di riferimento per la letteratura spagnola. Così ben 57 edizioni del Don Chisciotte della Mancia, tradotte in 40 lingue, sono state raccolte per la prima volta in una mostra che rende omaggio alla sua presenza universale. Si inaugura oggi, giovedì 30 novembre a Napoli, all'Instituto Cervantes, la mostra “Quijotes por el mundo” esposizione a cura di José Manuel Lucía Megías, che raccoglie le opere appartenenti alle 60 biblioteche dell'istituto di lingua e cultura spagnolo.
La mostra si potrà visitare gratuitamente fino al 15 febbraio 2018, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18 e il sabato dalle 10 alle 13, è un omaggio al lavoro dei traduttori, figura fondamentale nella diffusione della letteratura in paesi che non condividono la stessa lingua. Senza la loro mediazione e il loro lavoro, Don Chisciotte non avrebbe mai raggiunto un impatto così globale, tanto da diventare il libro più tradotto al mondo dopo la Bibbia.
Per questa ragione “Quijotes por el mundo” si completa con una edizione in Braille, una per bambini, il film “El Quijote cabalga por el cine” di Javier Rioyo, 4 poster di opere cinematografiche ispirate al romanzo, una mappa del mondo con le differenti traduzioni e una installazione audiovisiva che permette di ascoltare il Don Chisciotte in trenta lingue: bengali, arabo, hindi, tagalog o turco, ma anche in catalano, basco e galiziano. L’esposizione dimostra l'influenza mondiale di questa grande opera, tradotta in quasi 200 varietà linguistiche dal 1612 ad oggi: un viaggio attraverso il mondo della traduzione dal XVII secolo ai giorni nostri, a testimonianza dell’ampia diffusione dell’Ispanismo ovunque, capace di raggiungere anche l'India, il Vietnam o la Corea.