Nadia Terranova torna in libreria: “Racconto Roma come una storia d’amore”
"Come una storia d'amore" (Giulio Perrone editore) è l'ultimo libro di Nadia Terranova, una raccolta di racconti dedicata a Roma e alle sue infinite esplorazioni sentimentali. La scommessa dell’identità strepita coi corvi del Pigneto, nella gramigna di una pensilina a Porta Maggiore la mattina di Natale, andando incontro all’età adulta, ride forte nelle lavanderie di quartieri multietnici, sognando l’altrove. "Roma, come ogni storia d’amore, necessita di un linguaggio privato che la renda segreta, tua" dice la scrittrice siciliana da diciassette anni a Roma. "Racconto gli ex ferrovieri del Pigneto e l'integrazione di studenti e artisti con questo tessuto culturale. Roma è una città molto raccontata, da Pasolini a Moravia, passando per Morante e i mille scrittori che l'hanno raccontata. Ma c'è sempre un modo di farlo nuovo, come dell'amore, il modo che ho scelto è quello di raccontare la Capitale con la prospettiva di una migrante."
"Come una storia d'amore" di Nadia Terranova
"L’unica è raccontarsela come una storia d’amore, Roma, e per farlo si deve partire dalle assenze, dalla mancanza, dai fantasmi" così la scrittrice messinese da 17 anni di stanza a Roma. "La scommessa dell’identità strepita coi corvi del Pigneto, nella gramigna di una pensilina a Porta Maggiore la mattina di Natale, andando incontro all’età adulta, ride forte nelle lavanderie di quartieri multietnici, sognando l’altrove.
Roma, come ogni storia d’amore, necessita di un linguaggio privato che la renda segreta, tua. I personaggi di Terranova sono spezzati, sulla soglia di un cambiamento, congelati in un ricordo. Aspettano di essere liberi, immaginano vite negli occhi degli altri, interrogano l’esistenza in una lingua che non conoscono per scoprire che la felicità è un difetto della vista e che, a volte, è necessario perdersi.
Chi è Nadia Terranova, autrice di "Come una storia d'amore"
Nadia Terranova è nata a Messina nel 1978 e vive a Roma. Ha scritto, per Einaudi, i romanzi Gli anni al contrario (2015; vincitore, fra gli altri, del Premio Bagutta Opera Prima e del The Bridge Book Award) e Addio fantasmi (2018; finalista al Premio Strega e vincitore dei premi Alassio Centolibri e Subiaco Città del Libro). È anche autrice di numerosi libri per ragazzi, da Bruno il bambino che imparò a volare (Orecchio Acerbo, 2012) a Omero è stato qui (Bompiani, 2019). È tradotta in Europa e negli Stati Uniti, e collabora con diverse testate, tra cui Repubblica e Foglio.