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Nabokov, pubblicati i diari inediti: fra le pagine i suoi esperimenti per predire il futuro

Una raccolta inedita di appunti personali getta una nuova luce sull’autore di “Lolita”: egli era convinto che i sogni possono prefigurare il futuro.
A cura di Federica D'Alfonso
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Lo scrittore Vladimir Nabokov.
Lo scrittore Vladimir Nabokov.

“Sogno intensamente erotico. Sangue sul lenzuolo. Fine del sogno: mia sorella O. stranamente giovane e languida, siede vicino ad una finestra sospirando e meditando sulle possibili conseguenze dell’incesto”. Questo è soltanto uno dei numerosi e a tratti inquietanti passi di un nuovo libro interamente dedicato a Vladimir Nabokov: la Princeton University Press ha da poco pubblicato “Insomniac Dreams”, un diario privato che lo scrittore russo tenne nel 1964 e dove sono annotati tutti i suoi sogni.

Vladimir Nabokov ha sofferto per tutta la vita di insonnia. Dopo aver letto “An Experiment With The Time” del filosofo inglese John Dunne ha iniziato a scrivere tutto ciò che ricordava della notte appena trascorsa: secondo Dunne infatti, i sogni possono addirittura prefigurare gli eventi futuri. Per 80 giorni l'autore di “Lolita” ha annotato tutto quello che ricordava dei suoi sogni, accumulando ben 118 pagine. Ora questi sogni fanno parte di  un libro che getta una luce inedita e quanto mai interessante sullo scrittore.

Il suo vestito estivo aperto, stranamente macchiato. Un uomo la bacia di passaggio. Lo stringo per la testa e sbatto la sua faccia con una forza così violenta contro il muro che quasi si aggancia alla carne. Si stacca con la faccia tutta insanguinata e barcolla via.

La teoria dei sogni di Dunne

Il nuovo libro edito dalla Princeton University Press.
Il nuovo libro edito dalla Princeton University Press.

Gennady Barabtarlo, professore di letteratura all'Università del Missouri e curatore del libro, spiega in una lunga prefazione come l’obiettivo principale della pratica di Nabokov fosse quella di dimostrare che, nella terra dei sogni, in quella zona crepuscolare tra il regno materiale e quello spirituale, il flusso del tempo procede al contrario, dall'effetto alla causa.

Per fare un esempio concreto: il giornale della sera riporta la notizia che a New York un uomo si è lanciato sulla folla con un camion. Improvvisamente ci si ricorda di un sogno fatto la sera prima in cui si precipitava da una discesa su una bicicletta, cercando senza successo di evitare di colpire una ragazza ferma in mezzo alla strada. Ebbene, secondo la teoria di Dunne non è il sogno che prevede l’evento reale, ma quest’ultimo ad influenzare, dal futuro, i sogni della notte.

Il successo di tali esperimenti d’altra parte non è dimostrabile: in una pagina del diario Nabokov dichiara di aver raggiunto un successo incontestabile quando si rende conto che un sogno che aveva fatto tre giorni prima era chiaramente e inequivocabilmente ispirato da un film che stava guardando il quel momento. Nel sogno Nabokov guarda il direttore del museo mentre mangia distrattamente pezzi di terreno rarissimi, che scambia per un tipo di pane insipido e polveroso. In realtà, lungi dall’essere una prefigurazione di ciò che avrebbe visto di lì a tre giorni, il sogno sembra essere influenzato da un suo racconto del 1939 “La visita al museo”: nel racconto il protagonista conversa con il direttore del museo nel suo studio, dove sono conservati tantissimi pezzi di terreno di tutti i tipi.

Al di là dell’effettivo valore degli esperimenti di Nabokov, il diario assume un’importanza unica nel contesto della sua produzione letteraria: oltre ad approfondire la conoscenza di una delle personalità più complesse e affascinanti della letteratura, il diario dei sogni sembra aver dato allo scrittori gli spunti per alcune sue opere successive come “Ada o ardore” del 1969.

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