Il Museo d'arte moderna "Madre" di Napoli ha un nuovo logo, costato 20mila euro. La cifra è stata rivelata dal direttore della struttura di via Donnaregina, Andrea Viliani e riguarda logo e restyling grafico dell'identità visiva del museo. "L'intera partita della grafica la chiudiamo con una spesa da 20 mila euro, contro i 110 mila del passato" ha dichiarato Viliani all'edizione napoletana di Repubblica. Il nuovo marchio del Madre sostituisce (come si vede dalla foto) quello vecchio (in alto). È decisamente minimale. Ed è decisamente fonte di polemica, soprattutto sui social network, tra gli addetti ai lavori (ma non solo) del capoluogo campano.
Due le contestazioni principali: la prima è l'estrema semplicità – qualcuno ha anche parlato di banalità – del simbolo. E poi ovviamente il costo, ritenuto da molti eccessivo per un ente (il Madre è a totale partecipazione pubblica) in tempi in cui Napoli vive una crisi economica forte in ogni settore, dalle politiche sociali ai trasporti. La società che ha realizzato il logo è la Leftloft di Milano. Altra cosa che ha fatto infuriare gli addetti ai lavori campani: perché rivolgersi fuori Napoli quando di professionalità ce ne sono, eccome, all'ombra del Vesuvio? Tutto ricorda un'altra recente polemica, quella del logo del Comune di Salerno, ordinato dal sindaco Vincenzo De Luca e pagato ben 200mila euro allo studio del designer Massimo Vignelli. Una realizzazione che non piacque né agli esperti di grafica né ai cittadini.
E come se non bastasse, alle due se ne aggiunge una terza, stavolta squisitamente estetica: l'acquedotto di Napoli, ex Arin ora "Abc spa" ha indetto una sorta di sondaggio online per far scegliere agli internauti il simbolo della società fra una serie di bozzetti. La cui qualità è quantomeno discutibile.