Museo Egizio di Torino, svelato lo stato di salute delle mummie: “Mai state meglio”
Non può che strappare un sorriso l'esito dello studio che l'Eurac Research di Bolzano ha realizzato sul dna delle mummie egizie conservate al Museo Egizio di Torino. Che è "buono", a quanto pare, per tutte le mummie custodite nella prestigiosa istituzione museale, vanto del nostro Paese nel mondo. Il risultato degli studi, dopo due anni di esami su microrganismi e umidità (fattori che, se non controllati, possono portare alla totale degenerazione degli antichi reperti), è rassicurante: con un grado di umidità relativa compreso tra il 25 e il 65 per cento, i 116 resti umani conservati nelle vetrine e negli archivi del Museo Egizio si trovano nell'intervallo di sicurezza e in "buona salute".
Le stesse analisi microbiologiche sui reperti hanno trovato diverse spore di microrganismi, che tuttavia stante le ottime condizioni degli ambienti in cui le mummie si trovano, non destano eccessiva preoccupazioni, anche se devono essere tenute sotto controllo.
Mummie dell'Antico Egitto: quali segreti nascondono?
Il risultato di questa approfondita analisi a cura dell'Eurac Research di Bolzano è stato pubblicato sulla Rivista del Museo Egizio di Torino. Ma il lavoro dei ricercatori non si ferma qui. Concluso lo studio sullo stato di conservazione, un altro importante capitolo della ricerca, sempre in collaborazione con il Museo Egizio, sta per entrare nel vivo. Probabilmente il più ghiotto per studiosi e appassionati di Antico Egitto. Tra non molto, infatti, dai laboratori dell'Istituto di Eurac Research, verranno fuori importanti notizie frutto delle analisi antropologiche e genetiche delle mummie che riveleranno tutti i segreti delle mummie egizie: sesso, età, causa di morte, patologie di cui soffrivano in vita.
