Musei, Campania da Champions: è la seconda regione per presenze in Italia
Dal 2015, da quando è stato effettuato il sorpasso ai danni della Toscana, la Campania è la seconda regione italiana, per numero di presenze nei propri musei. Dal Museo Archeologico di Napoli fino a Pompei, passando per il Parco archeologico di Paestum, Capodimonte, la Reggia di Caserta fino ad arrivare ai piccoli, ma preziosissimi musei nascosti tra le diverse zone dell'Irpinia o del Sannio. È la Campania che vince anche se arriva seconda. Come il Napoli nel calcio. Anzi, meglio, visto che quest'anno la squadra di mister Sarri è arrivata terza. Ma il paragone poco tiene, l'importante è che c'è un sistema culturale che, anche se al momento solo dal punto di vista delle presenze, va rafforzandosi.
Pompei al top
Tra i numeri, spicca Pompei che tra gennaio e giugno ha già fatto registrare 1.564.458 ingressi, confermando la tendenza del 2016 a superare ampiamente la barriera dei tre milioni di visitatori entro fine anno. Più che positivo il risultato per tutti gli altri siti museali campani, in particolare spicca Napoli con la crescita del Museo di Capodimonte e del Mann.
I numeri nel resto d'Italia
Il ministro Dario Franceschini ha dichiarato soddisfatto, commentando i numeri:
La rivoluzione museale continua a produrre i suoi frutti e dimostra quanto fosse corretto dare autonomia ai musei, dotandoli di una direzione, un bilancio, un consiglio di amministrazione e un consiglio scientifico. Tutto questo ha permesso una decisa innovazione della gestione con risultati immediati, a partire da una maggiore presenza digitale.
Se al primo posto tra le regioni figura il Lazio, con 10.131.268 visitatori (+2,23%) e 36.220.370 euro di incassi (+14,7%), la Campania consolida la seconda posizione conquistata nel 2015 con 4.375.734 ingressi (+15,4%) e introiti per 19.689.195 euro (+17,6%), mentre terza è la Toscana con 3.443.800 biglietti (+11,7%) e 16.520.112 euro di incassi (+17,1%). Tra le regioni più dinamiche per aumento di visitatori si segnalano invece la Liguria (+33,5%), il Veneto (+26,8%) e il Friuli Venezia Giulia (+23,35). Evidenti invece le conseguenze del terremoto del Centro Italia nella flessione dei visitatori in Umbria (-18,3%), Marche (-16,6%) e Abruzzo (-15,6%).