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Morto Vittorio Catani, addio allo scrittore di fantascienza che litigò con Moravia

Ci ha lasciati all’età di 80 anni, nella sua Bari, uno degli storici esponenti del genere fantascientifico in Italia: Vittorio Catani è stato uno dei più prolifici romanzieri di genere nel nostro Paese e il primo ad aggiudicarsi il Premio Urania, il più ambito riconoscimento per gli scrittori di fantascienza.
A cura di Redazione Cultura
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Addio a Vittorio Catani. Se ne va a 80 anni una delle penne storiche della fantascienza in Italia. Se ne è andato lo scorso 23 novembre, a Bari, città in cui aveva sempre vissuto per cause non rese ufficiali.  Catani, classe 1940, è stato uno dei grandi "importatori" del genere fantascientifico in Italia, finendo per essere noto anche all'estero. Tantissime infatti le traduzioni delle sue opere più famose, da Breve eternità felice di Vikkor Thalimon a Il quinto principio in Francia, Germania, Svizzera, Ungheria, Repubblica Ceca, Finlandia, Giappone, Brasile.

Fu anche il primo italiano, nel 1989, ad aggiudicarsi il Premio Urania, riconoscimento che segnò l'inizio della magnifica stagione editoriale della fantascienza in Italia e che ancora oggi resta il più ambito per gli scrittori e le scrittrici di genere. Successivamente lungo tutto l'arco della sua lunga carriera di romanziere, a Vittorio Catari è stato attribuito per ben diciassette volte l'annuale Premio Italia per la fantascienza, segno della sua importante traccia sul genere in Italia, tenendo viva nei decenni una cosiddetta "via italiana" al genere per eccellenza statunitense.

Cosa che lo portò a scontrarsi spesso con gli esponenti della letteratura alta, che guardavano con sospetto alla fantascienza considerandolo un genere minore, di consumo. Celebre l'abbandono di un convegno nel 1986, dopo un giudizio poco lusinghiero sul genere fantascienza da parte di un grande della letteratura: Alberto Moravia. A rievocare quell'episodio ci ha pensato lo scrittore e giornalista Enzo Verrengia sul blog di Urania:

Senza dimenticare una performance a Montepulciano nel 1986, allorché alla premiazione di un concorso per racconti fantastici, Alberto Moravia redarguì Luce D’Eramo per avere affrontato con il romanzo “Partiranno” un argomento fantascientifico: alieni sulla Terra. Catani guidò la pattuglia indignata che abbandonò la sala.

Catari, ex bancario e pensionato, ha lavorato ai suoi romanzi per una vita intera, dagli esordi del 1972 all'ultimo romanzo edito con la collana Urania di Arnoldo Mondadori, prestigiosa collana diretta da Carlo Fruttero.

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