Morto Peter Schreier, addio a 84 anni a una leggenda della lirica
"Un giorno senza musica è un giorno sprecato" disse qualche tempo fa. Peter Schreier, tenore di fama mondiale e famoso direttore d'orchestra, è deceduto ieri a 84 anni, a Dresda, in Germania, dopo una malattia che lo ha accompagnato negli ultimi anni di vita. Erano noti i suoi problemi di diabete e cardiaci. Da tempo, con sua moglie, si era trasferito in una casa di campagna appena fuori Dresda. La notizia della dipartita di una leggenda della musica mondiale è stata diffusa ieri dalla sua assistente e in queste ore sta suscitando la commozione e il cordoglio in giro per il mondo, tantissimi i messaggi e i tributi dal panorama musicale e delle istituzioni. Nato in Sassonia il 29 luglio 1935, nella città di Meissen, figlio di un corista di chiesa, a soli 8 anni Schreier già faceva parte del prestigioso coro di ragazzi della Kreuzkirche di Dresda, città in cui è rimasto per tutta la vita, anche quand'era parte della Germania Est. Il famoso tenore, infatti, si rifiutò di lasciare la DDR e rimase anche nella Germania sotto il regime comunista.
Il successo internazionale giunse nel 1962 dando voce a Belmonte nel "Ratto del serraglio" di Mozart. Da allora si è esibito su tutti i più prestigiosi palcoscenici della lirica mondiale, da Milano a Vienna, passando per New York e Salisburgo. In seguito, come direttore d'orchestra, ha avuto una predilezione per le opere di Bach e di Mozart. Quindici anni fa, nel 2005, si era ritirato dalle scene, con un concerto di addio, ma ha continuato a dedicarsi ai recital, all'insegnamento e alla direzione d'orchestra. "Un giorno senza musica è un giorno sprecato" aveva dichiarato durante un'intervista qualche anno fa. E quelle parole, oggi, ci ricordano il suo immenso talento che per anni ha illuminato i teatri di tutto il mondo.
