Morto il filosofo Giulio Giorello: ricoverato per Covid, 3 giorni fa si era sposato
È morto a Milano il filosofo Giulio Giorello. Nato nel capoluogo lombardo il 14 maggio del 1945, aveva 75 anni. Era allievo di Ludovico Geymonat ed è stato il suo successore nella cattedra di Filosofia della Scienza all'Università Statale milanese. Con il suo maestro aveva firmato il volume "Le ragioni della scienza" (Laterza, 1986). A quanto si apprende, Giorello era stato ricoverato per il coronavirus circa un mese fa al Policlinico ed era stato dimesso da una decina di giorni. Negli ultimi giorni, però, la sua situazione era peggiorata. Solo tre giorni fa si era sposato con la compagna Roberta Pelachin.
Ex presidente della Società italiana di logica e filosofia della scienza, responsabile per l’editore Cortina della collana Scienza e Idee, Giorello era laureato in filosofia e anche in matematica e aveva fatto del superamento della barriera tra discipline umanistiche e scientifiche uno dei tratti salienti della sua personalità. Tanti i suoi interessi, dalle neuroscienze, alla psicologia evolutiva, bioetica e anche mitologia e antropologia. Amava anche la cultura popolare, appassionato di musica e fumetti, in particolare il mondo Disney a cui aveva dedicato il suo Filosofia di Topolino.
Il ricordo del premier Conte: "Italia perde un grande pensatore"
"Giulio Giorello è deceduto. Filosofo raffinato, epistemologo, grande appassionato delle questioni riguardanti il ‘metodo' della scienza. Ha riflettuto intensamente anche su etica, politica, religione. L’Italia perde un grande pensatore, mai banale. Ci restano le sue dense pagine": così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha affidato ai social un ricordo del filosofo morto a Milano.