Morto Ernesto Cardenal, addio a 95 anni al poeta sacerdote e rivoluzionario
È morto all'età di 95 anni il sacerdote, poeta e rivoluzionario (come amava definirsi) Ernesto Cardenal, grande voce della poesia ispanica. Il poeta, teorico della Teologia della Liberazione, è deceduto ieri in Nicaragua, in un un ospedale di Managua per problemi legati ai reni e poi per un arresto cardiaco. A dare per prima la notizia, la televisione nicaraguense Canal 4. Ernesto Cardenal ha incarnato al meglio la poesia in lingua spagnola del ventesimo secolo, il suo nome va associato ad altri grandi poeti come Neruda, Vallejo, Parra.
Ernesto Cardenal, poeta e militante
Rivoluzionario sandinista (fu attivo militante dell'Fsln, Fronte sandinista per la liberazione nazionale, sacerdote, Cardenal è stato fino alla fine con i suoi versi modellatore di una lingua poetica capace di rappresentare la realtà del suo amato Nicaragua e al tempo stesso riuscendosi a farsi universale.
Cardenal e la svolta religiosa
Negli anni successivi alla Rivoluzione, prese le distanza dai Sandinisti, ricoprì anche l'incarico di ministro della Cultura. Promotore della Teologia della liberazione in America latina, Cardenal è conosciuto per aver fondato una comunità cristiana nell'Isola di Solentiname. Là nacque anche un Vangelo frutto dei commenti di pescatori e contadini che vedevano in Gesù il liberatore e nel Vangelo un messaggio di emancipazione e progresso sociale.
Il racconto del suo Nicaragua
Il poeta Cardenal era nato a Granada, in Nicaragua, nel 1925. La sua prima opera poetica nota fu “Il corno piumato”. Nel 1979 partecipò alla rivoluzione sandinista e divenne ministro nel governo di Ortega, cosa che lo portò a ricevere la censura papale, da parte di Papa Giovanni Paolo II.