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Morto Andrea Battistini, addio a 73 anni al critico letterario e insigne accademico

Morto a 73 anni l’italianista Andrea Battistini. Allievo di Ezio Raimondi, Battistini è stato uno dei più insigni accademici del nostro Paese. Oltre 900 le pubblicazioni al suo attivo, era un intellettuale forte, amato da diverse generazioni di studenti. I funerali si terranno mercoledì nella sua Bologna.
A cura di Redazione Cultura
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Addio ad Andrea Battistini, eminente italianista. Docente emerito all'Alma Mater di Bologna, 73 anni, Battistini è stato uno dei più grandi studiosi dell'opera di Giambattista Vico e Galileo Galilei. Professore ordinario dal 1984, Battistini è stato molto amato da diverse generazioni di studenti, che infatti oggi lo ricordano commossi un po' ovunque in rete, oltre ai colleghi. I funerali dell'insigne accademico sono previsti per mercoledì 2 settembre alle ore 11 alla Cappella Bulgari dell'Archiginnasi di Bologna. Allievo di Ezio Raimondi, la cui memoria ha contribuito a tenere viva in questi anni dal 2014, Battistini considerava la critica letterario un fondamentale del nostro stare nel presente, poiché "nessuna prospettiva esaurisce mai la ricchezza del testo".

La vita di Battistini è stata spesa nello studio, tra libri, saggi e recensioni. La sua bibliografia, sterminata, è composta da circa 900 pubblicazioni, tra libri, saggi, curatele, recensioni. Molti suoi contributi sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, ungherese, giapponese. Nel 2011 ha ricevuto il Premio Carlo Muscetta per la critica letteraria, nel 2015 ha ricevuto un premio dall'Accademia dei Lincei.

La sua esperienza accademica è stato probabilmente il capitolo più significativo della sua vita, Battistini veniva da una famiglia bolognese doc ma certamente non benestante, dimostrandosi negli anni un intellettuale dalla forte personalità, ma che non aveva mai rinunciato alla sua natura mite. Non amava le luci della ribalta, da cui si teneva lontano, pur essendosi impegnato in prima persona nella vita accademica. Amava la bicicletta e il ciclismo, era accanito tifoso di Fausto Coppi.

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