Morto a 81 anni il pittore Concetto Pozzati
Il maestro Concetto Pozzati, 81 anni, è morto nella sua casa di Bologna la sera del 1 agosto. Il pittore era ammalato da tempo, negli ultimi mesi molto gravemente. A darne la notizia la famiglia. In seguito agli studi di pittura tra Parigi e Bologna, alla bottega dello zio Sepo, Pozzati trovò la sua specializzazione in grafica pubblicitaria. A partire dagli anni Sessanta, il maestro si è impegnato nel lavoro su cicli di pittura iconica e di figura, dal tono fortemente surrealista. È stato uno dei protagonisti della scena in quegli anni. I funerali di Pozzati si terranno all'Archiginnasio di Bologna, il 3 agosto alle 11.
La pittura e l'insegnamento
Nel 1964 partecipò per la prima volta alla Biennale di Venezia, possibilità che è ha avuto altre quattro volte. Qui Pozzati abbandona il segno e gli spessori degli anni Cinquanta, realizzando diversi quadri di grande impatto, dove le forme meccaniche e naturaliste si oppongono l'una all'altra, come l'enorme chiave inglese che stritola una massa di carne, oltre a diverse nature morte sospese entro spazi optical. Una pittura caratterizzata soprattutto colori di grande impatto.
Dopo esser diventato uno degli esponenti più importanti della sua generazione, ha insegnato arte all'Accademia di Belle arti di Urbino, dove ha ricoperto il ruolo di direttore sino al 1973, per poi spostarsi alle Accademie di Firenze, Venezia, Bologna.
L'impegno politico per la cultura
Qui, nella sua città, per oltre tre anni dal 1993 al 1996 ha esercitato il suo impegno politico, è infatti stato assessore alla cultura nella giunta comunale di Walter Vitali, sindaco del capoluogo emiliano. Successivamente, dopo aver conseguito il titolo di Accademico di San Luca, nel 1998 è stato direttore artistico della Casa del Mantegna a Mantova.