Morte Michele Merlo, archiviata l’indagine sul medico che lo visitò: “Malattia già in fase terminale”
La Procura di Vicenza ha archiviato l'indagine aperta nel dicembre 2021, riguardo la morte di Michele Merlo avvenuta tre anni fa a seguito di un'emorragia cerebrale dovuta a una leucemia fulminante. Dopo la morte fu aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di uno studio medico integrato di Rosà: ora l'indagine penale è stata chiusa, scrive l'ANSA, ma resta in piedi la causa civile intentata dalla famiglia al professionista.
Per la Procura non era stato accertato il nesso di causalità
La richiesta di archiviazione era stata avanzata lo scorso settembre dalla Procura di Vicenza secondo la quale non era stato accertato il nesso di causalità, ovvero la prevedibilità con cui Merlo si sarebbe potuto salvare se il medico avesse definito in tempo la malattia. Le perizie degli esperti non avrebbero mostrato, quindi, l'assoluta certezza che una diagnosi corretta a maggio, il mese in cui Merlo si fece visitare, gli avrebbe potuto salvare la vita.
Il medico di Rosà non avrebbe capito, scrive l'ANSA, che il giovane era stato colto da una leucemia fulminante, essendosi il paziente presentato in studio con una contusione alla coscia, provocata con ogni probabilità durante un trasloco, a detta sua. Pochi giorni dalla prima visita arrivò la diagnosi giusta, ma per il cantante ex di Amici e X Factor sarebbe stato troppo tardi per qualsiasi cura. La Procura ha dichiarato che il paziente era "ad alto rischio" con una malattia già in fase terminale. La famiglia di Michele Merlo si era opposta alla richiesta del pm, sostenendo che il giovane avrebbe potuto trovare riscontri positivi in un trattamento tempestivo. L'indagine penale è stata chiusa dal giudice, resta a aperta, però, quella civile intentata dalla famiglia Merlo.
La morte di Michele Merlo tre anni fa
Michele Merlo è morto il 6 giugno 2021 a Bologna. Il cantante, ex di Amici e X Factor, aveva 28 anni. A distanza di tre anni, la famiglia al Corriere ha commentato: "È un momento duro per noi, non è possibile dimenticare, ma vorremo chiudere questa ferita che continua a rimanere aperta a causa del procedimento penale e della questione del risarcimento. Il nostro unico desiderio è voltare pagina e lasciarci alle spalle questo periodo buio. Michele lo terremo sempre nel taschino, con noi".