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Morte Liam Payne, parla l’uomo sospettato di aver fornito la droga: “C’è stato qualcosa di intimo”

Il cameriere argentino sospettato di aver fornito droga a Liam Payne nega tutto e rilancia: “Non ho mai fornito droghe a Liam. C’è stato qualcosa di più intimo, è stato dolce”.
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Si chiama Braian Nahuel Paiz, è un cameriere argentino ed è indagato per essere stato colui che ha fornito la droga a Liam Payne, morto cadendo dal balcone della sua stanza d'albergo, il CasaSur Palermo Hotel di Buenos Aires. L'uomo ha ammesso di aver incontrato due volte il cantante 31enne prima della fatale caduta che lo ha portato alla morte il 16 ottobre e ha confessato di aver assunto droghe con lui. "Non gli ho fornito niente, non sono responsabile", ha dichiarato a una televisione locale. L'uomo alza il tiro e fornisce nuovi dettagli: "In realtà, c'è stato qualcosa di più intimo". 

Le parole di Braian, il cameriere che avrebbe fornito la droga a Liam Payne

Braian Nahuel Paiz ha rivelato di non aver mai fornito narcotici a Liam né di aver accettato denaro da lui. Il 24enne ha detto di aver passato la notte con l'ex cantante dei One Direction presso il CasaSur Palermo Hotel di Buenos Aires durante un secondo incontro. I due si sono conosciuti per la prima volta nel ristorante in cui lavorava, nel quartiere esclusivo di Puerto Madero, dove il cantante era con la sua compagna Kate Cassidy e altre due persone. Dopo quell'incontro, Paiz ha rivisto Liam Payne il 2 ottobre in un incontro programmato in hotel:

Non ho mai fornito droghe a Liam. Il primo contatto è avvenuto nel luogo in cui lavoro. Abbiamo scambiato i contatti e ci siamo rivisti quella sera. È sceso dalla stanza dell'hotel per prendermi perché mi ero perso. Ci siamo incontrati lì e lui mi ha fatto ascoltare alcune delle canzoni che stava per pubblicare. Ho sentito dire che assumeva droghe, ma in realtà quando è arrivato al ristorante era già sotto effetto e non ha mangiato nulla. A un certo punto mi si è avvicinato e mi ha chiesto il mio contatto. Gli ho dato l'Instagram, poi mi ha mandato dei messaggi perché voleva assumere droghe, anche se ne aveva già consumate.

"C'è stato qualcosa di più intimo"

Il 2 ottobre, Paiz e Payne hanno bevuto del whisky, poi si sono rivisti il 13 ottobre presso il CasaSur Palermo Hotel, tre giorni prima della morte di Liam. Ecco i dettagli di quella notte trascorsa insieme: "Abbiamo passato la notte insieme, abbiamo consumato droghe perché in realtà è successo qualcosa di intimo. Non è stato per niente aggressivo, si è comportato davvero bene con me, è stato dolce. Mi ha chiesto se stavo bene. Abbiamo assunto droghe insieme, ma non gliele ho mai portate né ho accettato denaro". E ancora: "Ho messaggi in cui mi offre soldi, ma io non ho mai accettato nulla". Paiz racconta anche di avergli lasciato dei vestiti "come ricordo". Ma le indagini proseguono, tra le persone indagate c'è anche l'amico di Payne, Rogelio. All'appello manca anche un orologio Rolex che Liam indossava il giorno della sua morte.

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