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La morte di Liam Payne

Morte Liam Payne, gli esami tossicologici: cocaina rosa nel sangue, cosa c’era sul tavolo dell’hotel

Gli esami tossicologici eseguiti dopo la morte di Liam Payne, caduto dal terzo piano di un hotel a Buenos Aires, mostrano che il cantante aveva assunto droghe come crack, benzodiazepine e la cocaina rosa che combina metanfetamina, ketamina e MDMA.
A cura di Elena Betti
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Liam Payne (Getty Images)
Liam Payne (Getty Images)
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I test tossicologici eseguiti dopo la tragica morte di Liam Payne confermano che il cantante aveva assunto droghe pesanti il giorno della morte. Nel sangue di Payne sono state trovate tracce di diverse sostanze stupefacenti, tra cui crack, benzodiazepina e la cosiddetta cocaina rosa, una droga molto pericolosa che mette insieme principalmente ketamina, MDMA, oppioidi e sostanze psicoattive a cui viene aggiunto un colorante alimentare rosa che dà il nome alla sostanza. Secondo l’autopsia l’ex cantante degli One Direction sarebbe morto in seguito ai traumi multipli e alle emorragie interne ed esterne causate dalla caduta dal balcone della sua stanza dell’albergo Casa Sur di Buenos Aires situata al terzo piano dell’edificio. Subito dopo l’annuncio della morte erano trapelate immagini dell’interno della sua stanza d’albergo: la televisione distrutta, probabilmente da Payne stesso, residui di sostanze stupefacenti, un tubo di alluminio usato per assumerle e una confezione di sapone. Nelle ultime ore è proprio questa scatola ad essere finita al centro della bufera e con lei due dipendenti dell’albergo. Pare infatti che i due avessero fornito la droga al cantante nascondendola proprio nella scatola di sapone, motivo per cui sono stati immediatamente licenziati dall’albergo. I risultati degli esami tossicologici sembrano quindi trovare corrispondenza con quanto ritrovato nella camera di Payne ed evidenziano che il cantante potesse essere in preda a una crisi psicotica e ad allucinazioni che avrebbero comportato la caduta dal balcone eliminando così la possibilità che si sia trattato di una morte volontaria.

I risultati degli esami tossicologici di Liam Payne

La morte di Liam Payne è avvenuta a causa dei traumi multipli e delle emorragie interne ed esterne causate dalla caduta del balcone della sua stanza d’albergo situata al terzo piano dell’edificio di Buenos Aires. Questo quanto emerso dall’autopsia eseguita sul corpo, ma i test tossicologici mostrano anche altro. Secondo questi esami Liam Payne avrebbe assunto diverse sostante stupefacenti come cocaina, benzodiazepina, crack e la “cocaina rosa”, un mix di ketamina, MDMA, oppioidi, metanfetamine e sostanze psicoattive. Il cantante avrebbe quindi assunto le sostanze che probabilmente hanno contribuito ad alterarne lo stato mentale fino ad arrivare alla tragica morte che sarebbe avvenuta proprio in seguito a una crisi psicotica e a una serie di allucinazioni e non in modo volontario. L’ipotesi che il cantante avesse assunto droghe era arrivata già prima dei risultati del test tossicologico. Nella sua camera d’albergo era infatti stato trovato un tubo di alluminio improvvisato usato per consumare le sostanze e diversi residui di queste.

(Getty Images)
(Getty Images)

Cosa c'era sul tavolo: le testimonianze

La stanza di Liam Payne, perquisita dopo la morte, è stata trovata completamente sottosopra. La televisione è stata distrutta e sul tavolo, così come nel lavandino del bagno, erano presenti residui di sostanze stupefacenti. Poche ore dopo la morte hanno iniziato a circolare le immagini proprio del tavolo della stanza dove, tra le altre cose, si vede anche una scatola di sapone. Secondo le ultime ricostruzioni la droga sarebbe arrivata a Payne proprio tramite quella scatola, portata da due dipendenti dell’albergo. Stando al Daily Mail si tratterebbe di un addetto alle pulizie e di un altro membro dello staff che sarebbero stati licenziati per aver introdotto droghe nella stanza del cantante proprio all’interno della scatola di sapone trovata sul tavolo.

Liam Payne avrebbe assunto della cocaina rosa

Tra le sostanze identificate tramite i test tossicologici sembra esserci anche la cosiddetta cocaina rosa, una droga molto pericolosa. Si tratta di un mix di sostanze, principalmente ketamina, MDMA, oppioidi, metanfetamine, nuove sostanze psicoattive e caffeina, che raramente contiene cocaina. La sostanza prende questo nome per via del profumo di fragola e del colore, ottenuto con l’aggiunta di colorante alimentare rosa. Gli effetti sarebbero forti allucinazioni sia visive che uditive e una sensazione sedativa e stimolante allo stesso tempo, ma possono variare a seconda delle esatte componenti delle sostanze contenute nella dose. Una condizione, quindi, di continua oscillazione tra up e down con eccitazione ed euforia ma anche sedazione e agitazione. Nelle prime tre ore le allucinazioni sembrano essere molto forti e, oltre a questo, viene evidenziato anche un aumento della frequenza cardiaca, ipertensione, cambiamenti nella frequenza respiratoria, bassa temperatura e convulsioni. Alla luce di questi elementi la caduta di Payne potrebbe essere stata causata proprio dallo stato mentale alterato del cantante e dalle allucinazioni provocate dall’assunzione della cocaina rosa. La sostanza viene venduta a prezzi che possono arrivare a 400 euro a dose e si sta facendo sempre più spazio nel mercato delle droghe sintetiche, al punto che anche in Italia se ne sente parlare soprattutto tra i giovani.

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