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La morte di George Floyd in Usa

Morte Floyd, Stephen King contro Trump: “Soldati contro manifestanti, mi prendi in giro?”

Lo scrittore americano, da sempre in aperto dissenso contro le politiche di Donald Trump, ha twittato dal Maine per criticare la scelta di schierare l’esercito contro i manifestanti pacifici che in questi giorni stanno protestando in seguito al brutale assassinio di George Floyd da parte di un agente di polizia a Minneapolis.
A cura di Redazione Cultura
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Anche a colpi di tweet, oltre che per le tumultuose strade d'America, si fa oggi negli USA la protesta dopo la morte di George Floyd. Dopo i disordini, le violenza, la repressione, il Presidente Trump armato di Bibbia, mentre tutt'attorno brucia, anche gli scrittori e gli intellettuali degli Stati Uniti scendono in campo. Uno di quelli che non ha mai negato la sua disapprovazione pubblica per le politiche di Donald Trump è Stephen King. L'autore bestseller, di recente in libreria in Italia con il suo ultimo "Se scorre il sangue",  ha tuonato dal suo seguitissimo profilo twitter, raggiungendo in poche ore centinaia di migliaia di commenti e retweet.

"Armed soldiers against peaceful protestors? With the president's enthusiastic approval? Are you shitting me?" ha twittato dal suo profilo l'autore di "It" e "L'ombra dello scorpione". Cioè: "Soldati armati contro manifestanti pacifici? Con l'approvazione entusiastica del presidente? Mi stai prendendo in giro?". Difatti rendendosela contro la scelta e l'invito del presidente americano a utilizzare l'esercito per riportare l'ordine tra le strade statunitensi incendiate dalle proteste dopo il soffocamento di George Floyd da parte di un agente della polizia di Minneapolis. Il fatto che, in queste ore, a finire travolti dalla repressione delle forze dell'ordine siano soprattutto i manifestanti pacifici, ha fatto infuriare lo scrittore che, dalla sua casa nel Maine, stanotte si è scagliato contro la scelta di utilizzare l'esercito.

Stephen King contro Donald Trump: la saga continua

Lo scorso 10 aprile, Stephen King aveva già intrapreso la sua battaglia contro il Presidente USA a partire dalla sua gestione dell'emergenza Coronavirus: “È vero che l’unico hotel a Las Vegas che non offre camere e cibo al personale sanitario è il Trump International?” aveva scritto in un tweet. Il messaggio dell’autore aveva svelato una contraddizione non da poco. Da un lato il Trump politico, che elogia gli alberghi che ospitano personale sanitario, dall’altro il Trump imprenditore che chiude i suoi hotel in crisi.

L'ultimo libro di King in libreria

Dal 12 maggio è arrivato nelle librerie italiane "Se scorre il sangue" (pp. 512, euro 21,90), una raccolta di quattro racconti sulla paura firmata da Stephen King e pubblicata da Sperling & Kupfer nella traduzione di Luca Briasco. Già uscito negli Stati Uniti e in Inghilterra, il libro ha esordito subito al primo posto in classifica in entrambi i paesi in pieno lockdown. Nel racconto che dà il titolo alla raccolta, torna uno dei personaggi più amati da King, Holly Gibney, già eroina della serie Mr Mercedes e del bestseller "The Outsider".

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