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Processo Morgan per stalking

Morgan si scusa con Angelica Schiatti: “Ho detto cose orribili” e su Calcutta: “Ho dovuto denunciarlo”

Morgan ricostruisce le tappe della sua storia con Angelica Schiatti e racconta cosa sarebbe successo quando lei lo ha lasciato. In una lunga intervista al Corriere si scusa con la sua ex fidanzata (che lo ha querelato con accuse di stalking e revenge porn) e precisa: “Avevo un problema serio di tossicodipendenza, ero fuori di me”. E su Calcutta: “L’ho denunciato, ho dovuto farlo”.
A cura di Gaia Martino
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Morgan in una lunga intervista al Corriere parla delle accuse di diffamazione, stalking e revenge porn mosse contro di lui dalla ex, Angelica Schiatti. L'udienza è stata fissata per il prossimo 13 settembre, nel frattempo sia la Warner sia la Rai lo hanno scaricato: "Come sto? Credo male", le parole del cantautore e musicista.

Morgan, il matrimonio simbolico e la tossicodipendenza

"Credo di stare male. Non suono, non ho neanche la possibilità di parlare. Mi hanno silenziato, azzerato. Io sono una persona sonora, soffro se non posso esprimermi", con queste parole Morgan ha spiegato il suo stato d'animo dopo il caso della querela presentata dalla ex fidanzata e per la quale andrà a processo a settembre. Il cantautore ha spiegato di essere rimasto "annichilito" davanti alle parole di Angelina Schiatti: "Dice che siamo stati insieme tre mesi, ma sono stati otto anni di affinità elettive in cui ci scrivevamo 500 messaggi al giorno. All’inizio, abbiamo avuto una storia. Dopo, ci siamo frequentati da amici del cuore e anche da amanti. Abbiamo avuto un costante scambio artistico, intellettuale, emotivo, ci dicevamo “ti amo”. Era la relazione di due persone che, messe una accanto all’altra, erano naturalmente felici in un costante processo di scambio, edificante, produttivo, creativo".

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Gli ha dedicato delle canzoni, ha spiegato, "era la mia musa, eravamo io il suo punto di riferimento e lei il mio". Il loro rapporto, secondo Morgan, è diventato più solido "quando sono stato sfrattato nel giugno 2019", anno in cui lasciarono i rispettivi compagni, "io Alessandra, da cui aspettavo una figlia, e abbiamo deciso di sposarci". "Sergio Staino ci ha sposati simbolicamente con una cerimonia comunista, in uno sgabuzzino della Rai. Poi, ho chiesto ufficialmente la mano di Angelica alla sua mamma. Siamo a febbraio 2020″, ha continuato. Tre mesi prima della querela "avevo un problema serio di tossicodipendenza. Angelica mi diceva: lo risolviamo insieme, poi ci sposiamo e facciamo una famiglia", il cantante specifica che per lei intraprese delle cure per disintossicarsi.

Le cure al cervello, poi la rottura

Per Angelina Schiatti "ho fatto una cura al cervello" – ha raccontato Morgan – "Una cura potentissima, quasi un elettroshock. Mi ha mollato lì, sotto gli elettrodi e non l’ho più vista". Il cantautore dice di essersi sottoposto alla Transcranial magnetic stimulation, una procedura che stimola le cellule nervose del cervello che controllano l'umore. Ha ricordato che quando uscì dall'ospedale lei lo bloccò su Whatsapp: "Non voleva più parlarmi, mi ha tolto la parola dopo otto anni che erano stati un fiume di parole, di scambio di anime. Questo è. Fino al giorno prima, ci parlavamo ogni secondo e, di colpo, si era trasformata".

Nonostante la compagna l'avesse lasciato, Morgan proseguì le cure "per me e per mia figlia che era nata poche settimane prima. A ogni terapia, sentivo come se una mano mi toccasse il cervello dentro nella testa, una sensazione che mi metteva in uno stato di ipersensibilità, diventavo molto facile al pianto. Non ero in grado di affrontarla senza la presenza di Angelica".

Presunti motivi dell'abbandono e primi "messaggi brutti"

Stando al racconto, Angelica si sarebbe allontanata perché pare temesse di passare per "sfasciafamiglie" e, quando lui terminò il secondo ciclo di cure, a maggio, lei l'avrebbe bloccato su Whatsapp. Poche settimane dopo la prima querela.

Io quei messaggi brutti li ho mandati in quel contesto. Non ero in me e c’era anche il lockdown e ormai una neonata che aveva bisogno di un padre. Provavo una rabbia ingiustificata, ero esasperato, svuotato di qualsiasi speranza. Mi sentivo in fin di vita psicologicamente ed emotivamente.

Le accuse di stalking e i messaggi denigratori

Morgan ha raccontato che la data di inizio dello stalking, dalla querela, risaliva al 17 aprile, ovvero a "quando le ho risposto che, se mi lasciava, mi toglievo la vita". Angelica Schiatti "aveva preso il “messaggio dolente” come una minaccia. Sapeva che ogni cosa che scrivo diventa una canzone, mi fa “mi stai ricattando?”. Resto incredulo, scioccato. Le dico che è un atto d’amore, non una minaccia. Le chiedo di starmi accanto perché è un calvario". Il musicista nella lunga intervista ha ammesso di aver sbagliato e ha aggiunto le scuse alla sua ex: "Ho detto cose orribili. Ero fuori di me", prima di spiegare di avergliele già inviate su Instagram, nel 2021.

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Sui pedinamenti e il fingersi Willie Peyote

Lei lo ha accusato di aver mandato due uomini siciliani a pedinarla: "Non certo per farmela portare per un famigerato ultimo appuntamento, come qualcuno ha fantasiosamente ricostruito" ha dichiarato Morgan che ha spiegato, nel dettaglio, la sua versione dei fatti.

C’era il lockdown, ero spesso sul social Club House, dove conosco un ragazzo che si presenta come mio estimatore, mi dà ragione sempre, c’è sempre. Non sapevo chi fosse, solo dopo scoprirò che è un rapper. Io stavo vivendo l’abbandono di Angelica, l’impossibilità di avere un chiarimento e ne parlavo, lui mi dice: la conosco, le parlo io.

Il musicista ha sottolineato che "non volevo farla rapire e infatti non c'è alcun rinvio a giudizio e i due siciliani non sono indagati". Morgan scambiò dei messaggi descritti come "denigratori" su Angelica con questi uomini, finiti al centro del processo, così il cantante ha spiegato: "Ero nello stato in cui le ho detto. Io, per un anno e mezzo, sono stato ossessionato dal fatto che fosse sparita dalla mia vita". Nel tentativo "disperato di avere un contatto" con Angelica Schiatti finse di essere il rapper Willie Peyote al telefono. Fu scoperto subito dalla ex: "ammisi di essere io e ci siamo sentiti. Unica volta", ha ricordato.

Le parole alla ex suocera: "La bara era una metafora"

Morgan, inoltre, a quel tempo contattò anche la sua ex suocera accusandola di aver manipolato la figlia, stando alla versione de Il Fatto Quotidiano, dicendole "Se mi inca**o esplode il vulcano e Angelica si scava la bara". L'artista, al Corriere, si è così giustificato: "In quel momento credevo che Angelica si stava comportando male e che ci faceva una brutta figura. La bara è una metafora. Ovvero, se esiste il karma, Angelica, nel comportarsi male con me, nell’essere una cantautrice che denuncia un cantautore, si stava comportando male contro se stessa". 

"Nessun revenge porn, mi hanno tolto il lavoro"

Ricordando i messaggi nelle chat in cui minacciava di pubblicare "video porno di Angelica Schiatti", il cantautore ha commentato di averli scritti "con lo spirito di quello che si sfoga, che sta male, è deluso". Pubblicò una foto, "subito cancellata e non era né porno, né intima, i consulenti tecnici della Procura non hanno trovato niente, nessun revenge porn". Il cantautore ha proseguito difendendosi dalle accuse a lui rivolte, quelle di stalking, soprattutto: "Io non sono mai andato dove sapevo che lei c’era, non sono andato al suo concerto, non mi sono mai presentato fuori dal suo studio di registrazione. Anche per questo non ho mai ricevuto un divieto di avvicinamento". Da tre anni, stando alle sue parole, non cerca più la sua ex e "dopo la batosta, lentamente, mi sono ripreso". A salvarlo la musica e la figlia, ha continuato:

Nello scorso maggio, avevo firmato il contratto con Warner ed ero felice: da dodici anni cercavo un contratto con una major. Il mio più grande dolore è che mi è stato tolto ogni lavoro: il disco, un libro che doveva uscire, il programma Rai, i concerti. Mi sento come amputato.

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La denuncia a Calcutta: "Mi hanno fatto diventare una persona che non sono"

Morgan, dopo le accuse mosse dalla sua ex per le quali è finito a processo, è stato scaricato dalla Rai (con la quale aveva un progetto in cantiere) e dalla Warner. Prima del comunicato della casa discografica che annunciava di aver preso le distanze dall'artista, era intervenuto sulla vicenda Calcutta, attuale fidanzato di Angelica Schiatti, accusando la Warner di aver offerto un contratto al "persecutore" e ritenendo che "chi si comporta così è complice". Marco Castoldi ha così concluso la sua intervista dichiarando di aver denunciato il cantautore di Latina:

Con Warner, Calcutta ha detto o me o lui, e Warner mi ha stracciato il contratto. L’ho denunciato, ho dovuto farlo. Il brutto di questa vicenda è che mi hanno fatto diventare una persona che non sono: io credo che un cantautore non può denunciare un altro cantautore, io credo nel dialogo, nella forza delle parole, nella pietà, nell’umanità.

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