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Morgan e il monologo rimosso dall’album dopo le accuse di stalking di Angelica Schiatti

Nella deluxe di No Regular Music, il disco dei giovani producer Sadturs & Kiid, è stata rimossa dall’intro Mai Stato Regolare un monologo di Morgan, dopo l’interruzione dei rapporti del cantante con Warner.
A cura di Vincenzo Nasto
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Morgan, Sadtuurs & Kiid
Morgan, Sadtuurs & Kiid

Lo scorso 12 luglio, a oltre nove mesi di distanza dall'uscita di No Regular Music, la premiata coppia di giovani producer composta da Sadturs, nome d'arte di Francesco Turolla e Kiid, di cui il vero nome è Lorenzo Bassotti, ha pubblicato la deluxe del progetto. Il nuovo segmento, a cui sono stati aggiunti sei nuovi brani, con le collaborazioni di Jake La Furia, ma anche Tony Boy e Digital Astro, ha però una duplice natura se osserviamo la tracklist. Infatti, se nella sua fruizione digitale, nell'intro Mai stato regolare è possibile ascoltare la coppia sopracitata, nelle copie fisiche, CD e Vinili, il discorso è differente. Infatti, come inizialmente annunciato, ad aprire il disco c'è un monologo di Morgan, rimosso dalle copie digitali dopo il caso di stalking e diffamazione che lo vede scontrarsi con la sua ex partner Angelica Schiatti. Infatti, il disco, pubblicato da Warner Music Italy, è uscito pochi giorni dopo la scelta, da parte dell'etichetta, di interrompere i rapporti con il cantautore: "Alla luce dei contenuti e dei messaggi emersi e riportati dalla stampa italiana in data odierna, dà mandato ai propri legali per interrompere il rapporto contrattuale in corso con l’artista Morgan lasciando che la questione sia dibattuta nelle giuste sedi".

Il testo del monologo di Morgan in Mai Stato Regolare

Nell'intro di Mai stato regolare, nella sua versione fisica, il monologo di Morgan recita: "Questa è un’epoca paradossale, perlomeno la mia, contraddittoria, ambivalente, contrastante, turbolenta e via dicendo. Il che non dovrebbe che vedermi sintonizzato e allineato serenamente, visto che ho fatto della contraddizione una bandiera, sin da quando ho avuto un barlume di autocoscienza, quindi in tenera età. Ma il fatto che un’epoca inquieta mi inquieti, è cosa corretta e logica? No, non lo è. Perché quello che intendo io per contraddizione, è libertà". Si potrebbe trattare della seconda, e forse ultima testimonianza, in Warner del cantante nato a Milano nel 1972, che solo il 24 maggio prima aveva pubblicato Rutti, un j'accuse contro il sistema discografico che aveva presentato sul palco del Concertone del Primo Maggio a Roma.

La verità di Morgan e le parole dell'avvocata di Angelica Schiatti

Nel frattempo, nelle scorse ore, Morgan ha pubblicato sul suo profilo Instagram un post, in cui afferma di voler raccontare la "sua" realtà: "Ok, va bene. Vi racconto tutta la storia, la verità di cos'è successo. Siete pronti? Da oggi, se volete conoscere la vera storia che ora conoscete, solo attraverso lo sch*** che ha pubblicato la (giornalista Selvaggia) Lucarelli. Ma io vi racconto qualcosa di molto diverso, vi faccio entrare nella verità. Vi do un'anticipazione domani e poi tutti i giorni avrete un pezzo per comporre il quadro totale". L'uomo è stato accusato nel 2020 dalla cantante Angelica Schiatti, sua ex compagna, per stalking e diffamazione, dopo esser stata vittima di minacce, insulti e anche revenge porn. Nonostante i reati contestati rientrino nel "Codice rosso", i giudici non si sono espressi ancora a riguardo. L'avvocata della cantante, Maria Nirta, nell'intervista a Fanpage.it ha spiegato: "Codice rosso significa che chi raccoglie la denuncia ravvede dei segni importanti per cui la situazione deve essere presa di petto ed entro 18 mesi massimo si deve chiudere la fase delle indagini preliminari. Noi abbiamo denunciato nel maggio 2020, solo che c'è stata una declaratoria di incompetenza territoriale, quindi il processo si è incardinato a Monza, poi il giudice ha reputato che la maggior parte delle condotte, che integravano soprattutto il reato di cyberstalking, si fossero consumate a Merate, sotto la giurisdizione del tribunale di Lecco, così il processo è stato traslato lì. Tutto questo avveniva nel luglio del 2021 e pertanto dal 2021 abbiamo avuto il rinvio a giudizio il 23 ottobre del 2023, quando i termini erano lungamente espirati".

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