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Processo Morgan per stalking

Morgan dice di essere lui il perseguitato e denigra Angelica Schiatti: “È in cerca di successo”

Morgan rompe il silenzio dopo le decisioni della Rai e della Warner di prendere le distanze da lui. Prima con un post su Instagram, poi con un lungo messaggio nella chat Whatsapp che condivide con i giornalisti, il musicista e cantautore si è detto innocente, poi ha accusato la ex Angelica Schiatti di essere solo in cerca di successo.
A cura di Gaia Martino
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Morgan rompe il silenzio con un post su Instagram. Il musicista e noto volto televisivo risponde alle accuse di diffamazione, stalking e revenge porn e a chi nella giornata di ieri ha mostrato solidarietà alla ex Angelica Schiatti, anziché a lui. Dopo la notizia dell'udienza fissata per il prossimo 13 settembre e il forte messaggio di Calcutta, sia la Rai che la Warner Music Italia hanno scaricato Morgan. "Non si licenzia una persona innocente fino a prova contraria", il lungo sfogo.

Le parole di Morgan

Con un messaggio condiviso su Instagram nella notte, Morgan ha rotto il silenzio sulla storia del processo a Lecco. "Bestie violente e misantropi, untori e boia stiano dalla parte di starfuckers e mafiosi. Esseri umani, persone civili, non violenti, persone dotate di anima, stiano con me. Nessuna guerra ai mostri però, mi raccomando. I mostri hanno un dispositivo di autopunizione, quindi non dovremo fare nulla. Oggi piacciono i mostri, se li mostro fossi io vi piacerei. Io non vi piaccio perché gli angeli non piacciono ai mostri". Così scrive il musicista in risposta a chi ha mostrato solidarietà alla ex Angelica Schiatti. Il messaggio continua: "Gli angeli stiano con me, la poesia, la musica, la gentilezza, la parola, la comprensione, la pazienza, l'impegno, la lealtà, la meraviglia. I mostri stiano con loro, la bramosia, la distruzione, l'odio, la vendetta, la mutilazione, la menzogna, il tradimento, il ricatto. A voi la scelta". Nessuna parola sul processo o le accuse a lui rivolte, e i commenti al post limitati.

Nella chat Whatsapp con i giornalisti, il musicista e cantautore ha aggiunto: "Questa è una società che ha perso il senno. La gogna mediatica contro uno, sempre il solito, ma perché non mi lasciate stare? Ma lo capite che il perseguitato sono io, o vi è così difficile fare due più due e che siamo di fronte ad una persona che vuole il successo sfruttando la notorietà altrui? E poi perché non lasciate che siano i giudici a giudicare? Perché sostituirvi ai tribunali e addirittura condannare prima che ci sia un processo? Questo è oltre che anticostituzionale infimo civilmente e culturalmente". Il musicista e cantautore si è sfogato per i messaggi arrivati contro di lui:

Qualcuno se ne rende conto o siamo completamente alla deriva, senza un barlume di dignità e di maturità civile ? Non si condannano le persone, lo fanno i tribunali non i giornalisti non gli opinionisti. Perché è anticostituzionale. E non si dà manforte agli untori, non siamo nel medioevo, non è pensabile che si riproponga il tribunale dell’inquisizione. Datevi una calmata tutti quanti e ripristinate un comportamento degno di una società evoluta che ha superato queste brutture. Parlano di violenza dei soggetti che praticano la violenza? E vi sembra che possa pretendere di parlare di quali diritti chi non rispetta nessuna regola comportamentale?

Nel lungo messaggio, Morgan se la prende anche con la Warner per aver interrotto il contratto: "Non siamo nel farwest, ci sono dei diritti che voi state totalmente cancellando, dei diritti inviolabili che voi distruggete per affermare quali diritti? Possono esserci dei diritti in uno Stato che non è di diritto? Non direi. Non si licenzia una persona innocente fino a prova contraria. Sembrate tutti invasati, giudicate, insultate, licenziate, diffamate, sembrate tutti senza la minima intelligenza, peggio di quanto si potesse mai immaginare, ma che diavolo volete dalla mia vita? Mi perseguitate e mi chiamate stalker? Ma che vuole sta gente da me? Brillino di luce propria se ne hanno, e lascino in pace chi hanno torturato e ingannato. E voi tutti non giudicate senza sapere assolutamente nulla, fatelo fare ai giudici".

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